Marbetto trasformato ( Andrea e Marco )

Tanto tempo fa un nobile orco viveva sereno e felice in un castello fatto di pietre preziose.

Un giorno l’orco chiamò il suo servitore Marbetto e gli disse: “Oggi voglio mangiare della carne fresca; vai nel bosco, uccidi una lepre e riportala!”. L’orco, fermandolo con una mano, gli ricordò: “Non farti vedere da nessuno, se no ti troverai in grave pericolo; devi indossare questa maglia che ti renderà invisibile”.

Nel bosco il folletto si tolse la maglia e ridiventò visibile e dopo un po’ incontro un bambino a tre teste che gli disse con voce gentile: “Vieni nel mio castello e ti farò conoscere una bella fanciulla!”. Il folletto pensò: “Come sarà bella questa fanciulla!”.

 Il bambino a tre teste e Marbetto arrivarono al castello. Arrivati, il bambino a tre teste recitò una formula magica e Marbetto si trasformò in un bicchiere animato. Il bicchiere cominciò a piangere, si fermò e si mise a riflettere: “Se vado al castello dell’orco, lui mi sgriderà e mi manderà via”. Marbetto, trasformato in un bicchiere, uscì dal castello tenebroso e andò nel bosco.

Di lì passò uno scheletro che gli chiese: "Tu sei bicchiere di natura o ti ha trasformato qualcuno?”. Marbetto gli rispose: “Mi ci ha trasformato il terribile bambino a tre teste”. Lo scheletro gli disse: “Devi andare in avanti nel bosco dove troverai un albero di gioielli, ne devi prendere uno e  portarmelo”.

 Nel frattempo l’orco si preoccupava, allora pensò di andare a cercare il folletto. L’orco uscì dal castello e andò nel bosco per cercare il suo servitore. Nel bosco incontrò lo scheletro e gli disse: “Per caso hai visto un folletto con un grande cappello?”. Lo scheletro gli rispose: “Sì, io l’ho visto, però lui era trasformato in un bicchiere e io gli ho detto di prendere un gioiello dal grande albero fatato”. L’orco scappò diretto verso l’albero fatato dove c’erano tanti gioielli. Vide Marbetto e gli chiese: “ Sei tu il mio servitore?”. Il bicchiere gli rispose: “Sì, sono io il tuo servitore!”. L’orco continuò: “Chi ti ha trasformato in un bicchiere?”. Il folletto gli rispose: “Mi ci ha trasformato il bambino a tre teste”. 

L’orco prese un gioiello, prese il bicchiere e se lo mise nella sua sacca. Andò al castello del bambino a tre teste, bussò e aprì il portone: “Che ci fai tu qui nel mio castello?”. L’orco rispose: “ Io sono qui per punirti per quello che hai fatto al mio servitore!”. Allora si misero a combattere con le spade. Ad un tratto l’orco gli scagliò il gioiello addosso, il bambino divenne una pietra come le sue guardie e Marbetto ridiventò un folletto. L’orco e Marbetto ripartirono per andare al castello.

 Nel viaggio, appese ad un albero, videro tre bambine e un gatto rovesciato che le voleva uccidere. L’orco gli disse: “Lascia stare queste bambine, se no farai la fine dell’uomo a tre teste”. “Chi ti credi di essere, adesso ti farò a polpette!” disse il gatto rovesciato. L’orco prese il pugnale e lo tirò alla corda delle bambine, le bambine caddero e Marbetto le liberò. L’orco riprese il pugnale e uccise il gatto. Marbetto diede una noce per ogni bambina. Marbetto, l’orco e le tre bambine ritornarono al castello.

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