L’albero di ciliegie magico ( Pamela e Giovanna ) |
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Tanti anni fa c’era un re molto buono che abitava in un
castello incantato. Il castello era incantato perché nel giardino
cresceva un albero di ciliegie magico.
Una strega faceva finta di essere amica del re. Un giorno la strega, per impadronirsi del castello, bussò alla porta del re gridando: “Fatemi entrare, forza, qui si congela! Vi rendete conto che è inverno!”. La serva andò ad aprire; mentre ci andava borbottava: “OK OK, adesso arrivo!!!”. La strega le gridò: “Ci voleva tanto ad aprire questa maledetta porta!”. Entrò nella sala del trono e parlò gentilmente con il re, chiese notizie di come stavamo le cose e, intanto, la strega pensava a come impadronirsi del castello. Più tardi la strega salutò ma, invece di andare a casa, si nascose nelle cantine del re. Dopo che il re e la servetta erano andati a letto, la strega mise una pozione nella colazione del re. Il giorno dopo il re andò a bere il latte che era poggiato sul tavolo. Il gatto faceva le fusa e il cane gli leccava le gambe. Ad un certo punto il re si sentì molto male e si trasformò in un piccolo rospo. La servetta scese le scale della sala, vide il piccolo rospo e andò nella sala. Proprio mentre stava per uccidere il rospo, questo le disse: “Ferma, sono il re. Ti prego non uccidermi!”. La servetta, spaventata, si fermò. Lo prese e lo portò in cantina dentro un contenitore di plastica. La servetta capì che era stata la cattiva strega a trasformare il re in un rospo e aveva anche capito che si era comportata molto male. La servetta andò in giardino a pulirlo, le andò l’occhio sull’albero di ciliegie e le venne un’idea: prendere due mazzetti di ciliegie e darli al re. Lo fece e il rospo ridiventò re. Alla fine il re andò alla casa della strega e con le guardie la uccisero. Il re si sposò con la servetta e vissero felici e contenti. |