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Il bosco d'inverno |
I
nanetti sono tornati al punto di partenza. Di
nuovo in mezzo al bosco, si guardano intorno sorpresi: - Ma dove sono
finiti i meravigliosi colori che avevamo lasciato? - bisbigliano
stupefatti. Gli
alberi hanno perso le bellissime foglie gialle, rosse, arancioni,
marroni, i rami sono spogli e ogni cosa è ricoperta da un soffice
strato bianco. -
E' la neve - gridano felici i cinque fratellini e come tutti i
bambini del mondo si divertono a tirare palle di neve e a scivolare
lungo il pendio. Più
tardi, stanchi e felici, costruiscono un bellissimo pupazzo di neve. Ma
la stanchezza e il freddo cominciano a farsi sentire: hanno fame, sono
soli in mezzo al bosco e sta per fare buio. Bisogna
proprio cercare in fretta una casa! -
Che freddo - dice Eolo - Ho le mani e i piedi gelati! -
Sarebbe proprio bello in questo momento stare al calduccio
vicino al fuoco! - aggiunge Omero. -
Avremmo bisogno di un mezzo comodo e sicuro per
continuare il nostro viaggio - esclamano in coro infreddoliti e
preoccupati i nanetti. Alarico
si ricorda della zucca regalata dalla fata Fedra, la cercano intorno e
la trovano dietro un cespuglio dove era rotolata mentre giocavano. Mettono la zucca al centro, formano un girotondo e pronunciano la formula magica pensando intensamente: "
Zita, zeta, zumpapà , All'improvviso
iniziano a sentire una dolcissima melodia e dalla zucca si sprigiona una
nebbiolina colorata che li avvolge completamente. Un
forte vento, venuto chissà da dove, dirada la fitta nebbia e scopre…
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