Nella
casa tradizionale, la stanza usata come soggiorno, o per ricevere gli ospiti,
è priva di mobili lungo le pareti. A parte il tavolino, molto basso per gli
standard di altri paesi visto che non si usano sedie ma ci si siede a terra su
un cuscino (zabuton), la stanza è alquanto sguarnita. Le pareti possono
essere fisse o costituite da fusuma più o meno decorate, ma l'attenzione
andrà ad una parete particolarmente ornamentale che non troviamo
nell'architettura di altre culture e che compensa la semplicità del resto della
stanza. Questa parete presenta una rientranza, detta tokonoma, la cui
base è su un piano più elevato rispetto al pavimento della stanza stessa. Il
tokonoma varia nelle misure a seconda degli stili e dei periodi storici, può
avere una profondità di oltre mezzo metro e una ampiezza di 1,8 metri,
equivalente all'incirca alla lunghezza di un tatami.
Sulla
restante porzione di parete troviamo due o tre mensole fra loro sfalsate
in modo da creare delle eleganti asimmetrie, dette chigaidana. Le
mensole, come la base del tokonoma, sono in legno levigato e lucido dai
colori naturali, la parete di fondo ha solitamente colori tenui e chiari. Nel
tokonoma, troviamo gli elementi decorativi, che possono mutare a seconda
dell'estro estetico del padrone di casa: un kakejiku (una pittura o una
calligrafia) e una composizione floreale e a volte altri oggetti artistici.
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