Gainax (ガイナックス ) è uno studio di animazione giapponese che deve la propria fama alla fortunata serie “Neon Genesis Evangelion”. Lo studio Gainax è conosciuto per l'impegno nell'animazione sperimentale e per la capacità di stravolgere le convenzioni dei generi tipici degli anime. Allo stesso tempo, lo studio Gainax si è creato una reputazione non proprio brillante per alcuni significativi problemi di produzione e budget in diverse serie degne di nota, in alcuni casi ricorrendo pesantemente anche ad animazioni di scarso livello qualitativo. Lo studio Gainax ha anche una forte propensione a sviluppare il merchandise legato a molte delle proprie serie, in particolare di “Evangelion”, sebbene tale serie si sia conclusa già da parecchi anni.
Lo studio è stato fondato nei primi anni Ottanta come Daicon Film dagli studenti universitari Hideaki Anno, Yoshiyuki Sadamoto, Takami Akai, e Shinji Higuchi. Il loro primo progetto fu di realizzare un corto animato per il 20th Annual Japan National SF Convention, conosciuto come Daicon III, tenutosi nel 1981 a Osaka. Tale cortometraggio narra di una ragazzina che combatte ogni sorta di mostri, robot, e navicelle spaziali, a partire da quelli degli show televisivi fantascientifici degli anni Cinquanta fino a quando riesce a raggiungere una piana desertica e a versare un bicchiere d'acqua su di una rapa daikon, che immediatamente si trasforma in un'enorme nave spaziale che la accoglie a bordo con il suo raggio traente. Sebbene questo video si presentasse ambizioso, le animazioni che lo caratterizzano si rivelarono rozze e di scarsa qualità.
Il gruppo ebbe maggior successo al 22nd Annual Japan National SF Convention, Daicon IV, nel 1983. Il corto che produssero in questa occasione iniziava con un riassunto del predecessore, mostrando gli highlights delle avventure della ragazzina attraverso un'animazione di migliore qualità; in seguito mostrava la stessa ragazza cresciuta che, indossando un costume da coniglietta di Playboy, combatte contro una selezione ancora più ampia di creature provenienti da ogni sorta di film e romanzo di fantascienza o fantastico oltre a volare nel cielo a cavalcioni di Excalibur. L'azione si svolge sulle note delle canzoni Twilight prima e Hold on tight dopo del gruppo Electric Light Orchestra. Questo cortometraggio permise di riconoscere il talento del nuovo studio di animazione Daicon Film. Lo studio cambiò il suo nome in Gainax (da gaina, enorme in un dialetto giapponese) nel 1985.
Come Daicon Films, Gainax si fece notare anche per la realizzazione di una serie di cortometraggi tokusatsu (una forma di film con effetti speciali) negli anni Ottanta, di solito parodie di film con protagonisti mostri oppure di show di supereroi, che hanno ricevuto una grande copertura mediatica favorevole.
La mascotte dello studio Gainax è una Dr.ssa Ritsuko Akagi super deformed.
Gainax ha curato anche un discreto numero di videogiochi, più recentemente una versione di mahjong con i personaggi di Evangelion, e il più famoso Princess Maker, successivamente adattato come Puchi Puri Yūshi.
Benché fino a “Neon Genesis Evangelion”, la Gainax abbia lavorato tipicamente su soggetti propri, lo studio ha poi iniziato ad adattare manga esistenti, come “Le situazioni di lui e lei” e “Mahoromatic!, in serie anime. Lo studio Gainax è conosciuto anche per l'abitudine di inserire riferimenti a serie passate in quelle nuove; questo ha portato ad etichettare Gainax come uno studio "otaku".
Curiosità:
Dopo una gag sulla corsa in cui le scenografie sono dipinte in stile manga sullo schermo, i personaggi di “FLCL” ironizzano sulla ripetizione dei fotogrammi nell'animazione (una cosa per cui Gainax era diventata "famosa" ) come una strumento "salva budget" economico e fastidioso.
Diverse sequenze animate e abiti di “Le situazioni di lui e lei” ricordano o citano “Neon Genesis Evangelion”, come ad esempio un vestito indossato da Miyazawa, identico a quello giallo di Asuka, oppure l'esplosione d'ira di Tsubasa Shibahime (nell'episodio 13), che è identica all'esplosione della Bomba N quadro sganciata nel primo episodio di Evangelion.
I fan notano una forte somiglianza tra il character design dei personaggi de “Il mistero della pietra azzurra” e “Neon Genesis Evangelion”, tuttavia questo può essere facilmente spiegato dal fatto che il designer dei personaggi delle due serie è lo stesso, Yoshiyuki Sadamoto.
“Abenobashi-Il quartiere commerciale di magia” contiene dozzine di riferimenti agli anime, incluse le opere Gainax. Il terzo episodio è caratterizzato dalla sequenza di lancio di un robot gigante che utilizza una musica identica a quella della sequenza di lancio delle unità EVA in “Neon Genesis Evangelion.
Nel quinto episodio di “FLCL” Haruko è vestita come la Daicon Bunny.
Recensioni: Abenobashi, FLCL
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