Per rappresentare più facilmente il tempo e lo spazio, viene assunto come valore
unitario la velocità (c = 3 108 m/s), quindi l’unità di misura delle lunghezze
risulta lo spazio percorso dalla luce in un secondo, cioè 3 108 m/s. L’osservatore
O si trova nell’origine del sistema. I luoghi che possono essere raggiunti da
O mediante un lampo di luce sono rappresentati da due rette x = ct e x = -ct,
le quali ponendo c = 1 coincidono con le bisettrici degli assi x,t. Queste due
rette dividono il piano in quattro parti, due rappresentano rispettivamente il
passato e il futuro di O, e le altre due il presente di O. bisogna tenere in considerazione
che perché il lampo raggiunga il punto P deve essere soddisfatta la condizione
?x ?< c ?t?. Questo grafico spazio-tempo rappresenta il passato, il futuro e presente
di O, nel caso in cui si ammetta c come limite superiore per la velocità della
luce. I punti P stanno nella zona 1, per la quale t > 0 e che costituisce quindi
il futuro di O, o stanno nella zona 2, per la quale t < 0 e che costituisce quindi
il passato di O. Le altre due parti (3 e 4) costituiscono il presente di O per
un punto P qualunque di esse, infatti ?x?< c ?t?. Quindi P non potrà mai essere
influenzato da O ne potrà influenzare O. Invece le sezioni dello spazio-tempo
del passato e futuro, gli eventi possono stabilire una iterazione con O.