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Anno 2 Numero 47 Mercoledì 26.02.03 ore 23.45

 

Direttore Responsabile Guido Donati

 

QUALE PLANTARE PER IL PIEDE DIABETICO?

 

di Luca Avagnina* Daniele Palla ** Massimo Toffolo **


KEY WORDS:
ortesi plantare – piede diabetico.

L’approccio ortesico quale terapia nel piede diabetico è ancora troppo “empirico” e condizionato o dalla conoscenza di una sola tecnica costruttiva (qualunque essa sia…) o dall’impropria scelta dei materiali da impiegare, non sempre adatti né con gli obiettivi terapeutici necessari né con il singolo paziente e le sue esigenze di vita. 
Il paziente diabetico può essere giovane o anziano, sedentario o sportivo e di differente grado di rischio wagner; dunque tali differenti piedi NON possono essere sottoposti a prescrizioni “simili” o ripetitive!
Da Kobe e Cavanac in avanti, il concetto di pressione plantare è stato sicuramente riconosciuto come componente fisica fondamentale nella terapia ortesica, MA sempre più si sta evidenziando come anche la componente “temporale” di applicazione della pressione sia l’altro fattore determinante del rischio ulcerativo. Tali ulteriori fattori non possono essere modificati con delle ortesi “a buchi” di concezione prevalentemente statica che mal si adattano ad essere applicati ai differenti tipi di pazienti diabetici “in movimento”.
Il Piede ha un ruolo di movimento oltrechè di sostegno!
Nella progettazione di una ortesi x piede diabetico si deve prendere in considerazione il movimento del piede che non può prescindere dalla Biomeccanica funzionale quale chiave del ripristino non solo di pressioni più moderate, ma soprattutto di una funzionalità della marcia più armoniosa ed equilibrata specie nei soggetti giovani e sportivi. 
Bisogna dunque conoscere molto bene le caratteristiche tecniche di ciascun materiale impiegabile x saperle dosare ad ogni caso, in base al livello di rischio del piede.
Infine si deve sempre conciliare la triade terapeutica: PIEDE ORTESI CALZATURA che non può prescindere dalla conoscenza e dalla corretta indicazione della scarpa adatta.
Per questo specifico problema di questo specifico paziente qual è la migliore soluzione?

RIFLESSIONI: 

ULCERA?
NEUROPATICO?
SPORTIVO?

1) È presente o meno una ulcera?
2) Che grado di Wagner è questo piede?

PIEDE diabetico piede particolare: 

per RISOLVERE ORTESICAMENTE bene bisogna conoscere le soggettive VARIABILI

1) BIOMECCANICA PERSONALE
2) PROBLEMA DIABETICO (grado di Wagner)
3) MATERIALI ORTESICI 

CONSIDERAZIONI PER SCELTE ORTESICHE

a) POSTURALI NO! = Com’è applicabile in un piede neuropatico?= è come far fare ginnastica propiocettiva!

b) A LIEVITAZIONE NO! 
Walkable = stesso plantare per tutti! Cambia solamente il rivestimento!

Regola: PROBLEMIMAGGIORI e SPESSORI MAGGIORI cioè direttamente proporzionali al grado di rischio
NON deve essere UGUALE nei materiali e negli spessori!
per R1= sottile 1° grado materiali consigliati = sottili MA se atleta diverso perché forze applicate cambiano
R2 = medio R3 = spesso

c) PODOSCOPIO NO!
Non basta podoscopio perché?.

OBIETTIVO: Riduzione pressione ma quando deambula dov’è la pressione reale (= P X t)
pressione / tempo = lavoro

Bisogna studiarlo nel suo ambito naturale nella scarpa!!
Tipi di scarpa: 

– di serie
- predisposta
- su misura
dipende da: > rigidità articolare o > lassità
N.B.: NON PL PIÙ SOTTILE PER FARLO STARE NELLA SCARPA ALTRIMENTI PERDE LE SUE FUNZIONI!!!!!

*Foot Clinic Sanremo & Corso Diploma di Laurea in Podologia - Università di Bologna
Corso Diploma di Laurea in Podologia - Università Pisa**
Unità Chirurgia del Piede - Casa di Cura Rizzola - S.Donà di Piave***

 


 

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