Anno 1 Numero 10 Mercoledì 12.06.02 ore 00.05 

  

Direttore Responsabile Guido Donati
 

Lia Levi

L'albergo della magnolia

recensione di Pasquale Colaps

Sono ancora frastornato ed emozionato, mi è rimasta dentro una coda di emozioni dopo aver letto il romanzo di Lia Levi. Tenero come pochi, drammatico come la vita. L'autrice lo scrive come una lettera, lo scrive a una figura importante che fino alla fine non sarà riconoscibile. Stavo leggendo al mare ero disteso sopra un lettino blu, mentre leggevo sentivo i profumi che il mare mosso mi stava portando, quel profumo di mare, quel forte maestrale erano l'essenza dell'Albergo della magnolia. Ho avuto l'onore di vedere i personaggi che mi venivano descritti, ho sentito le loro voci ho partecipato all'amore tra un ebreo e una cristiana, in questa epoca di terrore, quell'amore all'inizio mi è sembrato un'oasi, a ogni pagina girata sono entrato sempre di più in questo amore, ed ho seguito il loro percorso ostacolato dalla famiglia di lei, dal padre di lei, non mi ha dato fastidio questa famiglia così aderente al regime fascista di un'epoca buia, mi ha distrutto ascoltare le parole ipocrite di un borghese, attento alla forma, agli altri cosa pensano, alla protezione della propria famiglia come gruppo, per poi schiacciarne i componenti 


 

 

 

 

nelle loro emozioni, un padre che stabilisce chi amare, come amare, con quale emozione farlo. Non ti innamorare troppo figlia mia, è diverso da te.
Il 1938, le leggi razziali, epoca buia, quelle leggi non hanno solo seppellito morti, hanno cancellato dei vivi, gli hanno strappato ciò che avevano di più caro, l'amore la propria storia, le origini, l'umiliazione di cambiare nome, il sentirsi fortunati ad avere un cognome poco ebreo. Quelle persone erano italiane, gli abbiamo messo sulla loro carta - non appartenenti alla razza bianca - gli abbiamo portato via i figli, i loro averi, li abbiamo accusati di aver ucciso nostro Signore, ne abbiamo approfittato e abusato. Il romanzo della Levi ci emoziona, l'amore non ha religione, la passione del giovane professore ebreo, per la dolce Sonia, cristiana e borghese, lo trascinerà in un vortice senza ritorno, all'interno di questo nucleo duro che non lo vuole.
Romanzo di passione assoluta e di compromesso umiliante, di lotta impari. Della stessa autrice troviamo in libreria presso le edizioni e/o Una bambina e basta(premio Elsa Morante), Se va via il re, e Quasi un'estate.


LIA LEVI
l'ALBERGO DELLA MAGNOLIA
EDIZIONI E/O
EURO 13,94

 

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