X=1083 Y=3191 Z=6 Nel buio dell'isola due piccole figure si muovevano tra i fili d'erba *Sfrusshh Sfrussh* D: Camomillo sei sicuro che sia la strada giusta? C:*Sottovoce* Che domande! Certo che sono sicuro, Dormitilla *Tsk*! D: Sì, come l’altra volta C: *Fa lo gnorri* Dai su non abbiamo tempo per rinvangare il passato*Guarda in lontananza* ECCOLA!! ECCOLA!!! D: *Stupita* Wow ma è enorme! C: *Guardando le sue parti basse* modestamente ah no, dicevi la torre *ghigna* D: *Perplessa e un po’ disgustata Sì dicevo la torre, ma da dove entriamo? C: Beh, ci sarà sicuramente una finestra dici sempre: Io so volare di qua e di là... insomma, è il momento di dimostrare che sai fare La piccola fatina si alzò in volo e cominciò a cercare uno spiraglio per entrare in quell’enorme costruzione di pietra. Ad un tratto adocchiò una finestra sul versante est ed esclamò D: Bingo! Al che planò sul folletto, e lo sollevò di peso da terra D: *Visibilmente sotto sforzo* Ghaaaaaaaaaaaaa quanto pesiiiiii C: Avresti potuto calarmi la treccia eheheh D: *Con voce affannata* Seeeee, non ho mica i capelli di cemento armato come le tipe delle fiabe! Svolazzando, svolazzando, i due arrivarono in una stanza piena di libri; sembrava uno studio, era tutto meticolosamente in ordine, la stanza era illuminata da un candelabro appoggiato su un enorme tavolo in noce. Era tutto così grande agli occhi delle due piccole creature curiose! D: Guarda Camomillo! *strattona il folletto* Dobbiamo prendere quel libro, fa al caso nostro!!! Si intitola Leggende di Sosaria. Sì ma come ci arriviamo? C: Ora ti faccio vedere come si fa ghghgh*ride* C: *Si sfila il piccolo zaino che ha sulla schiena, lo apre e dall’interno esce fuori di tutto pochi secondi di assemblaggio et voilà, costruisce una piccola mongolfiera* C: *Fa lo sborone* Monta su, baby ti porto a fare un giro!!! D: *Piacevolmente sorpresa* Sai sorprendermi ogni tanto sai? C: *Guarda attentamente la sua mongolfiera* Lasciamo perdere mi sembra poco stabile questa mongolfiera: è meglio se arrivi sul tavolo e poi spingi giù il libro La piccola fatina con un leggero volo si posò sul tavolo poi cominciò con fatica a spingere il grosso libro finchè... D: Oddio! Che tonfo! Speriamo non abbia sentito nessuno! C: *Dolorante* Ahiaaaaaaa il mio piede D: Sì però anche te piazzarti proprio dove sta per cadere il libro, sei volpe eh? C: *Seccato* Ma si dice CADEEEEEEEE! Non hai imparato nulla dai tagliaboschi ?? I due folletti curiosi si fiondarono sul libro, impazienti di leggerne il contenuto, ma il semplice gesto di voltare pagina per loro era una vera e propria impresa C: D-dormitilla, hai visto??? Si scrive da solo!!! D: Sarà colpa del limoncello che ci siamo scolati prima C: Ma no, guarda! Effettivamente le parole comparivano una dietro l’altra senza una spiegazione logica, il libro sembrava proprio scriversi da solo, riga dopo riga, pagina dopo pagina, capitolo dopo capitolo alimentando lo stupore dei due piccoli amici C: Dormitilla, cominciamo a leggere se no non ne veniamo più a capo D: Sì se prendiamo un’insufficienza anche stavolta veniamo bocciati.Dobbiamo farlo bene il compito, non come l’altra volta che l’ho fatto fare a te "lo faccio iiiiiio il compito" e poi risultati... C: Ancora a rivangare il passato?! Dai cominciamo! Con un po’ di fatica i due piccoletti riuscirono a sfogliare il libro fino a tornare a pagina zero, poi Camomillo il folletto cominciò: C: All’inizio era il niente... D: Ooooooh finalmente una storia che non inizia con "c’era una volta"! C: Ma mi lasci parlare!? Sto leggendo! *Aria intellettuale, occhiali finti e sguardo concentrato* Dicevo a-ahm *Schiarisce la voce* All’inizio era il niente, ma qualcosa poi in realtà da qualche parte c'era altrimenti sarebbe rimasto niente per sempre. Poi vi fu come uno schiocco di dita e tutto da nulla che era divenne terra, cielo, acqua e quant'altro: i popoli, le razze, le genti, gli animali... il polopo do fiumo. Tutto da quel qualcosa perso nel nulla iniziò ad esistere e ad avere un senso D: Inizio a prendere gli appunti se no non ti sto dietro e poi non ci ricordiamo. C: Sì ma non mi interrompere!! Disperso tra le valli, oltre le foreste vi era un piccolo villaggio. Tra gli uomini una donna, non che vi fosse solo lei ma era in un certo senso unica e quel qualcosa che l’aveva generata ne rimase affascinato, provò qualcosa che lo trasformò, che lo rese vicino agli esseri che aveva generato. Tutt’a un tratto si trovò ad avere una forma ed a non essere più impercettibile nello spazio come prima. D: Odio le descrizioni perdo il filo, sono noiose. Ste robe non le ricopio sono davvero una palla. Meglio se appunto soltanto gli elementi fondamentali della storia. *Scrive* C: E così, improvvisamente, aveva mani per toccare, orecchie per sentire ed occhi per guardare tutto quello che si era generato intorno a lui. Ma i suoi occhi in lei vedevano il più profondo dei mari, le mani sentivano in lei il fuoco più caldo e solo in lei le sue orecchie sentivano il più soave dei suoni. Corse dentro di lei senza trovare un punto d’arrivo. Distanze impercorribili che il mondo, paragonato ad esse, sembrava l'angolo buio di una stanza. In silenzio, senza che la ragazza lo sapesse, lui era lì: dentro e fuori di lei. Il suo sorriso diventava più luminoso che mai al solo pensiero di quella indifesa ragazza, di quella sua dolce, perfetta creazione. Aveva un animo sincero, trasparente, limpido come solo quello di una dea poteva essere. Di tutto questo era contento ma allo stesso tempo spaventato finchè un giorno cominciò a desiderarla. D: Ettepareva tanto si sa che va a finire così... scontato, tutto scontato, ci mancava solo il "c’era una volta" l’avevo detto io. C: Zitta fammi continuareLa desiderò così tanto che esplose...e fine della storia! *ghigna* D: Ecco! Camomillo ma insomma!!! Sei poetico come un attaccapanni!!! C: *Ride* vabbè riprendiamo, era solo per riportarti sulla terra ferma: sembravi così immersa che non volevo affogassi, l’ho fatto per te *Ride* D: Dai, dai fammi proseguire che sono curiosa legge "Un giorno come tanti, percorrendo gli immensi spazi all'interno di quella splendida creatura, vide lui un'altra semplice creatura, gli trovò mille difetti eppure si accorse che era giunto nel posto più nascosto dell'io della ragazza: *Sospiro* il suo cuore. Non poteva sopportare che un altro fosse lì e cosi iniziò il suo Tormento" C:"Si nascose nel profondo mare, cercando conforto nelle sirene, ma ogni pensiero, ogni suono, ogni odore lo riportavano a lei. Dal mare si spostò in cielo, e dal cielo nel profondo di un vulcano per cercare un luogo tranquillo, ma non c’era posto dove il pensiero di lei non lo raggiungesse." D: ZZzzzZzzzzZzzz C: Te devi starmi ad ascoltare e prendi nota! D: *Rassegnata* Uffaaaaaaa ma è noiosa *Riprende il quaderno* C:"Ogni tanto tornava da lei con la speranza di non trovarvi più quell'essere imperfetto che gliel’aveva rubata, ma queste rimanevano sempre e solo speranze." Poi esplosero gh D: Eddaiiii *Mostra il quaderno*, guarda cosa mi fai scrivere!!! "...e poi esplos...." Ti pare che consegnamo una roba con ogni cinque righe un'esplosione???? C: Dai sarebbe forte! *Riprende la lettura* La terra iniziò a risentire della mancanza di attenzioni del suo creatore, che non aveva tempo che per lei. Nel frattempo i popoli avevano avuto i loro tempi: gli orchi presero possesso delle terre perdute, gli elfi si stabilirono nelle foreste a nord del continente e la razza umana si sparse un po’ ovunque; il cielo era dominio dei draghi che vivevano nella loro imparzialità simili a Dei che osservavano senza intervenire C: Mi si sono stancati gli occhi leggi un po’ tu *Dormitilla si avvicina al libro* *Camomillo si stropiccia gli occhietti* D: Però allora vai avanti tu con gli appunti eh, mica posso leggere e scrivere. Non fare come l'altra volta "li prendo iiiiiio gli appunti" e alla fine erano pieni di disegni di mostri e esplosioni! C: *Sta zitto e abbozza* D: Allora... dove eri arrivato... ah si qua! "Giorno dopo giorno vedeva la sua giovane creatura diventare sempre più bella: i suoi capelli crebbero color dell'oro, gli occhi erano azzurri più del mare e il cuore sempre più innamorato di un essere terribilmente imperfetto. Il desiderio diventava ogni giorno più forte e divenne tale da volerla sottrarre al suo innamorato. Non voleva farla avere a nessuno che non fosse lui..." Ohhh diventa interessante *Ride* C: Non mi pare: non esplode nessuno! *Fa finta di prendere nota* D: La prossima esplosione sarà la tua, Camomillo se continui così *Riprende la lettura* Non potrà mai essere scordata quella notte, ed è proprio per questo che divenne leggenda. Il creatore si stancò di soffrire, prese un lungo respiro e nella mente ripercorse tutti i sentimenti e tutte le emozioni che aveva provato fino a quel giorno. Alzò gli occhi verso la città dei draghi e con forza infilò la mano nel petto oltrepassando la cassa toracica per estrarne il cuore: unica vera fonte del suo dolore... che schifo! tuttavia rimase prigioniero nella mente. C: Oh ora sì che si fa interessante *Inizia a disegnare la scena di lui che si strappa il cuore, sul quaderno* D:Infine prese e chiuse il cuore in una cassa di legno che si affrettò a gettare nel profondo lago all’interno di un’insidiosa caverna di ghiaccio. Non voleva soffrire da solo: con le ultime forze raggiunse la coppia di giovani che non ebbero il tempo dell'ultimo bacio *Singhiozzo* strappò la ragazza dalle braccia di lui e la portò nella grotta di ghiaccio. D:Lei era come paralizzata, lui le sfiorò dolcemente le labbra, i suoi occhi erano privi di ogni emozione e quando non ci fu più contatto lei era diventata un terribile mostro: mille tentacoli si erano sostituiti alle due sottili e longilinee braccia dalla pelle soffice, quella creatura dall'odore delicato si tramutò in un putrido ammasso di squame viscide e puzzolenti. D: *Disgustata* Ma dai ma che storia è! Prenderemo un quattro lo sento lo sentoooooooo C: Zitta, zitta vediamo come finisce Le raccomandò " Difendi il mio cuore e proteggi i miei sentimenti " gettandosi nel lago per poi svanire D: Ahahahha come sarebbe se finisse così? che robaaa!!! C: Il mostro sorvegliava la grotta e di giorno in giorno sterminava i numerosi guerrieri che vi cercavano avventure e tesori Il triste pianto della bella fanciulla usciva dalle temibili fauci sottoforma di urla bestiali C: Un dì qualcuno sentì questo pianto disperato e... D: AAAAAAAAAAAAH sta arrivando un uomoooooooo !!!!!!! Con passi decisi una persona spalanco' la porta dello studio e sorprese i due folletti per terra con il libro così li sollevo' per le orecchie e... D.i.S.: AOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO MA CHE STATE AFFA’!!!!!!!! D: S-salve D.i.S.: No! Che te salve! C: *Camomillo si dimena cercando di sferrare un colpo* C: Fatti sotto bestione!! D: Camomillo mi sa che non ti conviene C: *Ringhia* te lo faccio vedere io se le dimensioni contano! *si dimena* D: Senta signor... signor... signor gigante ci può appoggiare alla finestra? Ce ne andiamo subito, promesso! D.i.S.: Ma che ce fate qui? E soprattutto chi sete!? D: *Con voce tremante* Siamo due folletti e dobbiamo scrivere un tema entro domani per essere promossi. Abbiamo solo sfogliato il suo libro... possiamo tornare a casa? D.i.S.: Mmmmm m’interessa sapete so' scrittore oltre che saggio, e su che era il tema? D: L-leggende di Sosaria m-magari potrebbe correggerci gli appunti L’uomo poggio' i due esserini sul tavolo e comincio' a leggere, mentre il folletto continuava a dimenarsi D: A-ehm tolga tutti quei "e poi esplose" D.i.S.: *Con voce grossa* Ma ragaaaaà le leggende... nulla è leggenda, tutto è storia e la storia la scrive ognuno di noi ogni giorno! D: *Con un pizzico di ironia* S-sì signore ma se non lo consegnamo la nostra promozione sarà leggenda e non storia D.i.S.: AAHHAhHAHAHhaHAAHaHAH vabbè, vabbè, andate va non voglio avere due bocciati sulla coscienza E così il saggio appoggio' sul davanzale i piccoli intrusi che, nel tornare verso casa, litigarono tutto il viaggio riguardo come fare finire la loro leggenda e a quanto pare alla fine giunsero ad un accordo... "Il consiglio di classe promuove Domitilla e Camomillo visto l'impegno profuso nella stesura della leggenda molto realistica ed affascinante, peccato per il finale non molto suggestivo "e poi esplosero". By: Tristano e Aeris