Passioni e memoria

 

 

A volte capita di pensare quanto sia effimera l’importanza che attribuiamo a certi fatti e l’intensità che certe passioni esercitano su di noi. Nel volgere di pochi anni quelle stesse passioni ci diventano estranee e ci sembra quasi inverosimile che abbiano potuto possederci così interamente.

Eppure la nostra vita è stata ed è in ogni suo momento tessuta sui fatti e sulle passioni che da essi si sviluppano. Sono loro che ci tengono radicati in noi stessi, ed il loro succedersi modella, nel bene e nel male, la nostra individualità anche quando le foglie del nostro albero della vita, un tempo verdi, si sono ingiallite ed altre sono spuntate al loro posto sul tronco e sui rami.

Ciò che tiene insieme le passioni di ieri ormai spente e quelle di oggi ancora vigorose ed operanti è la memoria, e il modo con cui essa seleziona il passato e lo rapporta al nostro presente. Sicché le persone sono la loro memoria e nient’altro che essa. Se la memoria è anch’essa fuggitiva come lo sono i fatti, le persone diventano preda unicamente dei loro appetiti e degli istinti che li producono.

Così avviene per tutte le cose della vita, a cominciare da quella che più di tutte ci riempie che è l’amore e gli affetti che ne derivano. Le persone naturalmente smemorate cambiano amore ed affetti con la stessa facilità con cui si depone un vestito appena usato senza neppure serbarne il ricordo. Ma anche se danno ai loro successivi incontri il nome di amore, in realtà soddisfano semplicemente appetiti ripetitivi e necessariamente fugaci. Costoro credono che traslocare da un’avventura ad un’altra sia il vero modo per fare esperienza e crescere, e non si accorgono di restare radicati ad uno stato infantile dal quale, senza l’ausilio della memoria, non usciranno mai.

Il valore della memoria non riguarda soltanto la vita degli individui, ma anche quella dei gruppi, dei popoli, insomma dei soggetti collettivi.

La memoria seleziona i fatti ed il loro ricordo, e così agisce sulla personalità come la ruota dell’arrotino affila le lame di forbici e coltelli.

Chi si è fatto un ambiente della propria vita interiore non fa molto caso all’importanza degli avvenimenti. Per costoro l’ordine dei pensieri viene modificato ben più profondamente da qualcosa che sembra non avere di per sé alcuna importanza. È possibile rendersene conto dalla bellezza delle pagine che quel qualcosa ispira : il canto di un uccello nel parco o una brezza carica di profumi.

 

 

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