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Mentre si va al voto, l’ANIEF prepara i ricorsi per inserire gli specializzandi nelle GaE, impedire il dimezzamento delle ore di sostegno e sbloccare i concorsi a ricercatore.
Nella campagna elettorale, diversi esponenti dell’associanismo e della stampa, dal Forum delle Famiglie a Tuttoscuola hanno richiamato all’attenzione del mondo politico il problema Scuola-Università proponendo un programma urgente bipartisan. L’ANIEF, condivide molte delle osservazioni poste che, peraltro, sono già pervenute alla Presidenza Nazionale da diversi colleghi in occasione della campagna pubblica avviata. Presto, sarà elaborato un programma per la Scuola e l’Università e inviato a tutte le forze politiche. Nel frattempo, ci si prepara ai ricorsi per contrastare lo scempio sulla formazione iniziale causato dall’esclusione dalle graduatorie ex-permanenti degli specializzandi SSIS del IX ciclo, Accademie e Conservatori, Facoltà di Scienze della Formazione Primaria, e lo scempio sulle ore di sostegno da assegnare per il prossimo anno scolastico, che prevede, secondo la nuova circolare sugli organici (1 febbraio), una contrazione di 1/3 di cattedre di fatto per tutto il Meridione e le Isole a compensazione del rapporto 1/1.5 oggi vigente (che dovrebbe essere riportato a 1/2). Pur continuando l’opera di sensibilizzazione politico-sindacale su questi temi, siamo più che decisi ad andare nei Tribunali per ottenere il diritto all’insegnamento degli specializzandi e all’istruzione degli alunni diversamente abili. E non parliamo della fuga dei cervelli che priva le nostre regioni di preziose risorse. A niente serve un contributo di 400 euro per un laureato se non lo si specializza per assumerlo. Si pensi agli specializzandi SSIS, per esempio, formati a loro spese (senza esser pagati e rinunciando agli stipendi) per restare disoccupati. A niente serve approvare nel Decreto mille proroghe un emendamento che consenta alle Università di bandire i posti secondo il vecchio concorso entro la data di approvazione dello stesso decreto, dopo due circolari contrastanti del MUR, per lasciare nel limbo e bloccare migliaia di posti messi a concorso per ricercatore, proposti più volti dalle Facoltà, bloccati dagli Atenei, ora cofinanziati e da bandire secondo un nuovo regolamento, nato sfortunato per i rilievi della Corte dei Conti, e destinato probabilmente ad essere accantonato subito dopo la sua pubblicazione dal nuovo Governo. E, intanto, i Ricercatori abbandonano la ricerca, gli specializzandi fuggono dalle Università, le Famiglie ritirano i propri figli disabili dalle Scuole e tante persone andranno, come sempre, a spasso nel nostro Bel Paese… Abbiamo un ordine del giorno a favore degli specializzandi, vogliamo un decreto legge. Salti la circolare sugli organici, si consenta la deroga nelle assegnazioni delle ore di sostegno, si salvino i concorsi a ricercatore.
Napoli, 28 febbraio 2008
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