SAN DANIELE - Fra gli esperimenti democratici del 1848-49,
quello romano è stato il più significativo e drammatico, poichè
vi sono concentrati valori, ideologie, passioni che, se per un
verso hanno portato un vento nuovo nel diritto dei popoli, con
spunti di democrazia sociale, dall'altro hanno manifestato
tutte le più rilevanti contraddizioni e difficoltà del nostro
Risorgimento. Di questo, della grande personalità di Giuseppe
Mazzini e dei moti di cui il medico sandanielese Antonio
Andreuzzi fu il mitico ispiratore, si parlerà domani, giovedì,
alle 18, nella Biblioteca Guarneriana, in un incontro dibattito
cui interverranno il professor Francesco Scattolin, sul tema:
'La Costituzione mazziniana'; il dottor Amos Luzzatto, presi-
dente delle Comunità ebraiche italiane, sul tema: 'Dalla di-
scriminazione alla convivenza attraverso la tolleranza, Rap-
porti laici fra Stato e Chiesa'.
L'iniziativa è stata promossa dalla Associazione mazziniana
italiana, sezione friulana Luciano Bolis e dalla biblioteca
Guarneriana di San Daniele.
Un interessante incontro culturale si terrà domenica 31 ottobre
all'auditorium di Meduno (Pn) con il professore Francesco Scattolin,
storico, saggista e studioso del movimento mazziniano sul tema:
"La Costituzione Mazziniana" nell'ambito del 150° anniversario della
Costituzione della Repubblica Romana.
ln tale occasione, la sezione udinese dell'Associazione Mazzinia-
na Italiana, intitolata a Luciano Bolis, ha programmato l'incontro
annuale a Navarons, località in comune di Meduno (Pn), per ricordare
i moti risorgimentali friulani dell'ottobre 1864. La manifestazione
vuole essere un costante richiamo a non dimenticare quei patrioti
che, assieme ad Antonio Andreuzzi e al figlio Silvio, tentarono la
liberazione del territorio friulano, del Bellunese e del Trentino
dal domino Asburgico. Patrioti che scelsero "mazzinianamente" la
vita del dovere e dell'azione conclusasi in modo sfortunato, il
tutto splendidamente descritto ed illustrato nel volume di Dino
Barattin dal titolo "Mazzini a Navarons, i moti friulani del 1964".