Io credo al sole anche quando non si vede !

Pestalozzi, insigne studioso svizzero dell'arte di educare la gioventù, ponendo la matematica a base dell'istruzione affermava "Io voglio che i fanciulli credano soltanto a quello che può essere dimostrato così come due più due fanno quattro." Girard, anch'egli pedagogista, in visita alle sue scuole, un giorno gli rispose "Se avessi trenta figli, non ve ne affiderei neppure uno, perchè vi sarebbe impossibile dimostrargli matematicamente che io sono suo padre e che mi deve rispettare."

Gesù
  • Il filosofo Rousseau amava cogliere erbe e fiori. Un giorno durante una lunga passeggiata alcune persone che lo videro, si misero a ridere. Il filosofo li redarguì dicendo "Non c'è da ridere, perchè ho tra le mani la più grande prova dell'esistenza di Dio."
  • Un vescovo chiese a un ragazzo "Se mi dici dov'è Dio ti do un'arancia." Gli rispose il ragazzo "Se tu mi sai dire dove Dio non è, io ti regalo due arance."

La conoscenza si serve della matematica e dell'esperimento. Evidentemente la matematica può cogliere la quantità, ma si lascia sfuggire la qualità. Ad esempio 2zucche + 2zucche = 4zucche, ma anche se la somma è uguale è diverso dire 2saggi + 2saggi = 4saggi perchè c'è differenza tra dei saggi e delle zucche. Dio è purissimo Spirito, perciò non si può misurare; le misure valutano solamente la quantità dei corpi, e nulla ci sanno dire sul suo valore. E' proprio il caso di ripetere ciò che il dotto Cusano affermava riguardo il caso Galilei "La scienza ci insegna come vanno i cieli e non come si va in cielo." Non dobbiamo pensare a un Dio come se fosse remoto al di là delle stelle. Egli come dice sant'Agostino, è più intimo del nostro intimo.

Gli scienziati moderni fissano un -diametro- dell'Universo nell'ordine delle decine di miliardi di anniluce. Nell'attuale processo di evoluzione cosmica il presente dista dall'istante-origene dai cinque ai quindici miliardi di anniluce. Dunque l'Universo ha avuto un inizio. Se nulla vi è, nulla vi sarà ! Un essere prima di agire deve esistere; è assurdo che l'Universo abbia fatto se stesso, venendo fuori dal nulla. Perciò se ora c'è qualcosa, dubbiamo supporre che ci fu sempre Qualcuno. Le forze logighe, palpitanti nella materia, sono state notate da tutti i grandi filosofi, ma indicate con nomi diversi. Anche il filosofo Hegel ha detto che l'albero cresce seguendo un ragionamento vivo. Darwin, esaminando migliaia e migliaia di foglie, notò che neppure una sola di esse è disposta in modo da togliere la luce ad un'altra e pensò ad una Mente ordinatrice.

Accadde per caso

Il grande Poincairé insegnava "La Scienza è fatta di dati, come una casa di pietre. Ma un ammasso di dati non è scienza, come un mucchio di pietre non è una casa" La casa, oltre al materiale di costruzione, richiede il progetto e questo, a sua volta, rivela la mente che l'ha fatto. La stupenda armonia dell'Universo rivela la Mente divina. L a scienza che negasse quella Mente si ridurebbe ad un ammasso di dati. I bambini dell'antica Roma giocavano con delle lettere d'avorio che erano un pò come i caratteri mobili; ordinandole in forme diverse ottenevano le parole che desideravano. Cicerone, per dimostrare l'esistenza di Dio e per confutarne l'ipotesi del 'Caso' diceva "Mettete una grande quantità di quelle lettere d'avorio in un'urna, agitate bene questa e rovesciatela. Vediamo se si forma per caso un verso solo del poeta Ennio!". Ripetete pure mille e mille volte l'esperimento; ma non otterete mai niente dell'intero poema. L'universo è un poema che armonizza le soluzioni di miliardi di problemi di cui l'intelligenza umana non esaurisce mai l'indagine. Sarà il caso il suo autore ?

Nello studio dello scienziato Kircher un suo amico, che era ateo, ammirando un mappamondo di squisita fattura domandò "Che bella novità! Donde viene questo oggetto ?" E Kircher "Mah... è venuto da sé !" - "Come da sé ?" - "Sì, sì ... mi è piombato nella stanza, senza che alcuno me lo mandasse. Credo che l'abbia fabbricato il caso." - "Ma vi prego ...non sono un imbecille e vorrei conoscere il nome dell'artefice." - "Ripeto che è il caso. Come, vi offendete a sentire che un mondo di cartapesta è fatto dal caso e poi osate attribuire all'opera del caso l'universo ?".

Dostojevskij un secolo fa profetizzava "Se Dio non c'è, tutto è lecito." La nostra generazione sta sperimentando sulla carne viva questa amara verità. Senza Dio si scambia l'ardore dei sensi per amore, il saper guadagnare denaro per intelligenza, le radioline a transistor per civiltà e la violenza per progresso. A buon diritto siamo preoccupati per la rottura dell'equilibrio ecologico, cioè dell'ambiente in cui viviamo, ma dobbiamo credere che è ancora necessario l'equilibrio morale. Poveri noi se si rompesse l'equilibrio tra bene e male : l'umanità cadrebbe nelle barbarie raffinate. Il defunto segretario dell'ONU, Hammarskjold, prima dell'attentato di cui fu vittima, ammoniva "Dio non muore il giorno in cui cessiamo di credere in una divinità personale; ma noi moriamo il giorno in cui la nostra vita cessa di essere illuminata dal fermo fulgore, quotidianamente rinnovato, di un portento la cui origine sfugge alla ragione."

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