Il marchese del grillo, Quattro fontane, Via Nazionale...pagina di Stefano Solegemello

Nell’interno del Palazzo un piccolo giardino con fontane e scalone, ornato da bellissimi portali con decorazioni a stucco. Sul Marchese Capranica del Grillo noto a Roma come Marchese del Grillo, si raccontano molte storie, non confermate storicamente, sugli scherzi che il Marchese amasse fare. Sembrerebbe che lo stesso papa proibisse al Marchese del Grillo di prendere a sassate coloro che si radunavano sotto il suo palazzo nella promessa di un lancio di monete. Per questo motivo lo stesso Marchese avrebbe chiesto al Papa se avesse potuto lanciare della frutta e, avutane l’autorizzazione, procedette a lanciare delle pigne. Ma questa è solo una delle storie che Roma racconta sul Marchese del Grillo, durante il Papato di Pio VII.
tratto da http://www.roma-o-matic.com/...

Personaggio leggendario della tradizione romanesca, il Marchese Onofrio del Grillo, duca di Bracciano, vive nella Roma papalina dell’800. Le irrilevanti mansioni come Guardia Nobile e Cameriere Segreto di Papa Pio VII non gli permettono di sfuggire alla noiosa vita della casata del Grillo: una madre retrograda e indispettita dalla vita inconcludente del figlio, una sorella sposata e Genuflessa, cugina di modeste condizioni economiche, da sempre innamorata di lui. Il nobile passa le sue giornate a distribuire scherzi insolenti e spesso spietati senza risparmiare nessuno, nemmeno il Papa. Incontrato per caso il suo sosia Gasperino, un carbonaio povero ed ubriacone, decide di fargli assumere la sua identità creando scompiglio nella sua famiglia e gioia e disappunto nella mente del poveretto. Si disinteressa degli incarichi di palazzo e il Papa viene catturato dalle Truppe francesi ma riesce comunque a cavarsela. Approfittando della presenza del suo sosia, il Marchese cerca di scappare a Parigi con un’attrice ma in conseguenza della sconfitta di Napoleone in Russia, ritorna a Roma. Lo aspetta una brutta sorpresa: il Papa lo ha condannato a morte o, meglio, sarà Gasperino a dover essere giustiziato al suo posto. Una crisi di coscienza non gli permette di tacere e al momento della sua denuncia di fronte alla folla scopre che questa volta è stato il Papa a giocargli un brutto scherzo.
(Tratto dal sito di Alberto Sordi http://www.albertosordi.it/.... )