GAZZETTA DEL LUNEDI

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 Articolo pubblicato sulla il 3 Dicembre 2001

alla pagina della CRONACA :

La storia al centro di un convegno in Sardegna

Camogli e tonnara antica tradizione

Camogli - Il borgo marinaro e la sua tonnarella saranno protagonisti nel corso di un convegno in programma ad Alghero, in Sardegna, nel prossimo fine settimana.  Tre giorni di lavoro da venerdì a domenica sul tema "La pesca in Italia in età moderna e contemporanea, produzione, mercato e consumo".  Il convegno di studi è organizzato dalla Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Sassari.

All'incontro parteciperanno studiosi di tutta Italia : tra questi la camogliese Annamaria "Lilla" Mariotti che illustrerà la relazione "La tonnarella di Camogli e la pesca nel Golfo Paradiso tra '800 e '900".  Lilla Mariotti, che vive a Camogli, è una vera esperta del settore : collabora con l'istituto di Biologia Marina dell'Università del Sud Carolina proprio sulle caratteristiche della tonnara e su questo impianto di pesca sta realizzando una pubblicazione.  Appassionata di antropologia culturale, Lilla ha raccolto testimonianze e racconti sui fari e sugli uomini che vi lavorano : su questi argomenti ha scritto molti articoli per riviste statunitensi.

La tonnara di Camogli ha origini molto antiche, le prime notizie risalgono al 1600, mentre nel 1300 esisteva un impianto di questo tipo a Santa Margherita poi sparito. Situata nella zona di Punta Chiappa la tonnara camogliese attualmente è una delle tre ancora esistenti in Italia, gestita dalla locale Cooperativa Pescatori. "Abbiamo rilevato la tonnara 25 anni fa" spiega il Direttore della Cooperativa Mario Mortola "E' l'unica nel Tirreno e una delle tre esistenti a livello nazionale. Le altre sono localizzare a Favignana in Sicilia e a Porto Scuso in Sardegna. In Liguria è l'unica rimasta, una tradizione antichissima, risale infatto al '600"

Prima del subentro la tonnara era di proprietà di una vecchia cooperativa capitanata da "Cen", tipica figura di pescatore camoglino.Ancora oggi, nonostante i suoi 88 anni, Lorenzo Gelosi, detto "Cen" il più vecchio "rais", cioè capo della tonnara, intreccia le reti di cocco, partecipa alla pesca che viene effettuata due volte all'anno, a Marzo e in Ottobre. Dieci giorni prima del tempo della pesca dei tonni Cen si imbarca su una delle quattro barche e dirige le operazioni di messa a punto delle reti, le tipiche "armie".

Vecchia figura di marinaio rude e schivo Cen è un personaggio che non ama la pubblicità e rifugge da qualsiasi "promozione" ed è quindi molto difficile riuscire a strappargli qualche notizia mentre quotidianamente cura la manutenzione delle reti che serviranno poi per la pesca nella zona di Punta Chiappa.

La tonnara, spiega il vecchio Cen, è costituita da reti messe in mare secondo uno schema fisso, "è come un iceberg, quello che si vede in superficie è solo una minima parte di quello che sta sotto il mare".  Da sempre la rete viene posizionata nello stesso posto, a circa 400 metri da Punta Chiappa, in  direzione di Camogli e viene legata a terra ad uno scoglio detto "Sca di Rocco"posto in una piccola insenature del monte di Portofino.  La rete di sbarramento, chiamata "pedale" e fatta in filetto di cocco, da terra chiude il passaggio ai pesci e li guida ella tonnara verso una prima camera grande di raccolta, anch'essa di cocco.  La struttura prosegue poi con un sacco detto "leva" con maglie che si stringono sempre di più per finire nella "camera della morte". Per bloccare la tonnara vengono usati una trentina di ancorotti attraccati a grosse pietre, mentre per mantenere

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