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IL
FANTASMA DEL FARO
di Annamaria "Lilla" Mariotti Al largo delle coste del Maine, negli Stati Uniti, si trova una piccola isola, Seguin Island,
poco più che uno scoglio, infatti è lunga meno di un chilometro, e su Si racconta che a metà del 1800 un
truce episodio si verificò nel faro : il
guardiano di allora uccise la moglie con un'ascia e poi rivolse l'arma verso di
sé, uccidendosi a sua volta. Questo
omicidio/suicidio fece scalpore e fu detto che la
George, questo era il nome del guardiano, continuò a salire e scendere la stretta scala a chiocciola della torre, a entrare nella sua casa e ad aggirarsi nelle sue stanze, sempre tormentato da quel motivo al pianoforte. Ben presto si rese conto che altri uomini avevano preso il suo posto e questo a lui non piaceva, così cominciò a manifestarsi, quando voleva lui, spaventando a morte i nuovi guardiani che abbandonavano l'isola al più presto. Ma altri arrivarono e qualcuno cominciò a parlare. Non sempre chi fa l'esperienza di incontrare un fantasma ne parla volentieri, la paura di non essere creduti o, peggio, di essere presi per visionari è grande, ma George era sempre lì e qualcuno raccontò di averlo visto fumare tranquillamente la sua pipa sul terrazzino fuori della lanterna, in cima al faro. George si divertiva a giocare degli scherzi ai nuovi guardiani, buttava per terra le loro giacche appese all'attaccapanni, faceva sparire gli attrezzi dall'officina, per poi farli riapparire nello stesso posto dopo che erano stati cercati dappertutto, si faceva vedere dietro alle spalle di uno degli uomini quando, alla sera, si concedevano una pausa giocando a dama, oppure macchiava in qualche modo gli ottoni appena lucidati. Poi c'era il corno da nebbia che improvvisamente si metteva a suonare senza che nessuno lo avesse azionato, e gemiti e lamenti nelle stanze del guardiano e quel motivetto, suonato al pianoforte, quando nella casa non c'era alcuno strumento.
Gli
uomini della Guardia Costiera dissero in seguito che un evento simile, in simili
circostanze, non si era mai verificato e che, inoltre, era assolutamente
impossibile che la catena si s Nessuno
va mai sull'isola ormai, solo i marinai di
qualche nave che passa più vicina di
altre hanno detto di avere sentito, nel silenzio della notte, le note di un
pianoforte confuse con il soffiare del vento
e
di avere intravisto, contro la luce della lanterna, la sagoma di un uomo in piedi
sul terrazzino fuori dal faro che fumava tranquillamente la sua pipa.
Potete leggere questa storia anche in francese a questo link http://www.loustal.net/phares/litterature/mariotti.htm
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