Canin - Kanin (m 2587) - Alpi Giulie



 

Partenza: Bovec (Slovenia), raggiungibile dal valico di Gorizia risalendo tutta la Valle dell'Isonzo (Soca) oppure dal Passo del Predil (Predel) nei pressi di Tarvisio.
Dislivello: m 1550
Tempi: 5 ore per la salita al Canin, 8/9 per il giro completo.
Difficoltà: BSA
Periodo consigliato: inverno e buona parte della primavera
 
L'ambiente:
Punto culminante della cresta che prende quota dal fondo della Val Resia con le Babe (Grande e Piccola) e prosegue praticamente ininterrotta sino al varco della Sella Prevala, il Canin è meta d'estate di numerosi escursionisti che si cimentano con le due ferrate che salgono dal versante italiano (Julia e delle Cenge); molti meno quelli che affrontano la risalita dalla Val Resia, itinerario ben più "rustico" e che non usufruisce di rifugi gestiti.
Dalla vetta in realtà si dipartono ben tre creste: quella N tra Val Raccolana e Val Resia e quelle E e S che fanno da spartiacque e confine tra Italia e Slovenia.
Il Canin è anche famoso nell'ambiente speleologico per i numerosi abissi di eccezionale profondità che si sviluppano nell'altopiano carsico che lo circonda.
Alla base della parte N si trovava fino a pochi anni fa un piccolo ghiacciaio, ormai ridotto a brandelli sparsi, in rapida regressione. 
Si ipotizza che la prima ascensione del monte risalga addirittura agli anni intorno al 1750, cosa non improbabile considerando che le pecore salgono dalla Val Resia fino al Canin Basso, da cui il raggiungimento della cima principale è piuttosto agevole.
La prima salita invernale è invece del 12 gennaio 1902, ad opera di Julius Kugy e Graziadio Bolaffio, guidati dal famoso Anton Oitzinger con Filafer.

 

Il percorso:
Da Bovec si sale il primo troncone dell'ovovia, per poi prendere la pista forestale che conduce nel Vallone di Gozdec fino all'omonima malga. Si segue il canalone leggermente verso sinistra fino a sbucare sull'altopiano del Kaninski Podi. Da qui verso NW fino a giungere sotto la parete S del Monte Canin. Si sale sulla destra alla forcella Kaninska Skrbina e, lasciati gli sci, si segue la cresta verso W fino alla cima.
ore 5.

 
Discesa:
Per non scendere sullo stesso percorso, una volta discesa la Kaninska Skrbina, si devia a sinistra e senza perdere troppa quota si raggiunge il rifugio Petra Skalaria (m 2268). Da qui in traversata (o scendendo nel vallone a prendere gli impianti di risalita) alla Forcella del Forato (Presteljenik Skrbina).*
Si scende quindi su versante aperto in direzione ESE e, aggirata un'evidente costola con un semicerchio, si scende per gobbe, pendii aperti e conche innevate alla Sella Prevala (m 2067). Si continua in direzione SE sul fondo dell'evidente canalone fino a Planina Krnika e da qui, deviando a destra, alla stazione intermedia dell'ovovia.

* Nota per gli inesauribili: da qui si può salire al Monte Forato in circa 45 minuti.


 
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