MUSICA
L'OTELLO
TRA LE GNOSTRE
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Noci festeggia il miracolo del novello
con le ballate di Profazio
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Otello Profazio [leggi]
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MUSICA
CORAGGIOSA ONDINA
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Il nuovo appuntamento di
"Antiphonae Jazz 2007" è un omaggio alla musica di Wayne Shorter
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Ondina Sannino [leggi]
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MUSICA
SE LA PIZZICA
INCONTRA IL JAZZ
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"Antiphonae Jazz 2007"
parte con il live del gruppo italo-francese di Nico Morelli
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Nico Morelli Quintet [leggi]
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MUSICA
IL MEDITERRANEO
DI SAVINA
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La Yannatou si è esibita a Bari
all’interno di “Soul Makossa”, festival interetnico del Centro Abusuan
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Savina Yannatou [leggi]
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MUSICA
LA VOCE DELLE DONNE
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A Gioia del Colle Lucilla Galeazzi
esplora il repertorio popolare italiano
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Lucilla Galeazzi [leggi]
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MUSICA
SULLA STRADA
DEL TURISMO MUSICALE
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L'Associazione Onyx di Matera ha
ideato "La Via del Jazz", quattrogiorni ambiziosa che varca i
confini prettamente artistici
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Gezziamoci 2007 - La Via del Jazz [leggi]
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MUSICA
PINO DANIELE
È ANCORA QUI
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Il cantautore napoletano ripercorre
alcune tappe della sua carriera al Nuovo Foro Boario di Ostuni
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Pino Daniele [leggi]
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MUSICA
APPLAUSI TRA LE OMBRE
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Il concerto di Jim Porto & i
Narandiba chiude il ciclo dei live della rassegna "Pietre Che
Cantano" di Cisternino
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Jim Porto & i Narandiba [leggi]
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MUSICA
IL RITORNO DI GIROTTO
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A Nocincanta '07 l'ultimo lavoro
discografico dell'artista argentino
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Javier Girotto & Vertere
String Quartet [leggi]
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MUSICA
ISTRIONICAMENTE BOLLANI
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Il pianista milanese chiude il Locus
Festival 2007, riempiendo Piazza Convertini
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Stefano Bollani [leggi]
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MUSICA
FIORELLA TROPICALE
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La Mannoia ha presentato ad Ostuni il
suo nuovo album, "Onda Tropicale"
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Fiorella Mannoia [leggi]
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MUSICA
UN DISCO PER GLI EROI
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Nico Morelli ed Enzo Lanzo inaugurano
il Ceglie Open Jazz Festival con il loro nuovo progetto
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Nico Morelli & Enzo Lanzo [leggi]
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LE PAROLE
DI ENZO GRANELLA
di Maurizio Mazzacane
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«E’ un disco un po’ pop, un
po’ soul, un po’ rock. Cantautoriale? Ma sì, se vogliamo è anche quello».
Enzo Granella parla di «Come le Parole», il suo ultimo album,
autoprodotto, assemblato e confezionato l’estate appena trascorsa e
infine presentato anche al pubblico tarantino all’interno dello spazio
vendite della Bottega Cochicho, caposaldo jonico del commercio equo e
solidale. «Sono undici tracce – fa sapere l’autore – nate in maniera
spontanea, che segnano una discontinuità con il passato. Diciamo che
volevo svincolarmi da quel filone musicale che mi aveva sempre
contraddistinto negli anni precedenti, che poi è quello etnico».
Territorio, peraltro, a lungo navigato dal chitarrista tarantino, da
tempo stabilitosi a Bari: prima con un ensemble che rievoca discrete
nostalgie come i Maranjapoint e, successivamente, con i Radicanto,
formazione che recentemente ha modificato il proprio percorso artistico e
anche la propria line-up. Oppure, con i Kiltartan, un gruppo vicino alle
sonorità celtiche.
«Ho cercato di esprimermi liberamente, senza soffermarmi sulle esigenze
del mercato discografico, dedicandomi specificatamente alla composizione
dei testi: particolare, per me, sufficientemente nuovo, dal momento che,
prima di adesso, mi ero limitato a delle stesure dialettali e,
ovviamente, alla parte squisitamente musicale. Le sensazioni? Ritengo che
“Come le Parole” si discosti nettamente dalle atmosfere etniche,
basandosi su un vissuto personale e sulla leggerezza del messaggio.
Malgrado mi sia sforzato di applicarmi su temi anche profondi. La matrice
sonora, però, si avvicina al rock». Non quello duro, intendiamoci. Ma
quello d’autore, appunto. Giusto per chiarire. Il chitarrista jonico
propone argomenti di pubblica quotidianità: tra una nota e l’altra,
condivisa con Alessandro Pipino (tastierista dei Radiodervish), il
batterista ruvese Daniele Abbinante, il piano elettrico di Raffaele
Stellacci e il flauto di Massimo La Zazzera, il disco parla dei sogni
consumati in provincia, davanti al mare, di equivoci, immoralità, di
libertà, di ideali e stati d’animo, ma anche dei discriminati e dei più
deboli. Senze patine aggressive, senza parole eccessivamente ruvide o
partorite per stupire o, peggio, per attirare l’attenzione. Quelle stesse
parole che il corso di sociolinguistica dell’Università degli Studi di
Bari ha preso in prestito per esaminarle: niente male, per chi è
praticamente un esordiente, da questo punto di vista. Le parole che sono
poi le fondamenta del brano che porta il titolo dell’intero album,
impreziosito dalla presenza dei Diomira Invisible Ensemble (Vittorio
Gallo al sassofono, Adolfo La Volpe alla chitarra elettrica, Pierpaolo
Marino al basso e il già citato Daniele Abbinante).
E, se il singolo “Pecore e Lupi” può essere definito una favola moderna,
“Nazzica e Scazzica” è una canzone che incuriosisce particolarmente,
anche per il suo lessico profondamente bimare (“Mi nazzico il bambino che
c’ho dentro/ E s’addormenta/ Dorme e sogna / Cammina e rusce nel sonno/
Ma svela i segreti più nascosti/ Nel mio profondo/ Ma poi si sveglia e scazzica/
Non lo puoi più fermare nella danza/ E skama e zompa, gli scazzica la
fame/ Di occhi, bocche e pane”). «Scriverla – continua Enzo Granella – è
stato un divertimento, innanzi tutto. E solo i miei conterranei possono
captare sino in fondo il senso di certe frasi». Attorno ad una voce
matura, intanto, il tessuto sonoro resta di agile ascolto, mentre
scorrono le parole. Come quelle di “Fuori”, l’ultima traccia: “Tu lo sai
quanto dura un minuto/ Quanto a lungo so essere felice/ Tu lo sai quanto
dura un minuto/ Cosa c’è nel mezzo, tra felicità e tormento”.
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Come le parole (autoprodotto, 2007)
19 novembre 2007
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