FIRENZE — Ci sarà anche un abetonese, l'ex campione
italiano di sci degli anni '60 Paride Milianti, allievo del mitico Zeno Colò,
nella spedizione che ripercorrerà, cento anni dopo, l'avventura verso il Polo
Nord della baleniera «Stella Polare» e del suo equipaggio guidato da Luigi
Amedeo duca degli Abruzzi. Un'avventura che avrebbe poi aperto la strada per
la definitiva conquista di quella terra di ghiaccio, allora quasi
sconosciuta.
Milianti ha accolto con entusiasmo l'invito che gli ha rivolto Amedeo d'Aosta,
bisnipote del duca degli Abruzzi e «anima» della spedizione con la quale si
intende rendere omaggio ad una figura di grande viaggiatore ed esploratore,
dotato di ardimento e di passione per gli spazi infiniti: dai ghiacciai del
Polo ai deserti africani. Luigi Amedeo è sepolto in Somalia, dove morì nel
1933, ed in Africa c'è la tomba anche di suo nipote, la medaglia d'oro Amedeo
d'Aosta, morto in un campo di prigionia inglese nel 1942. Per singolari
coincidenze la saga di due Savoia-Aosta, tenaci e coraggiosi cone è
tradizione della famiglia, ha avuto il suo epilogo nella stessa terra
africana. Al telefono da Pantelleria, dove si trova in vacanza, il duca
Amedeo parla con entusiasmo del viaggio al Polo Nord sulle orme del prozio.
«L'idea è stata lanciata dal generale Vizzi durante un convegno a Courmayer
per ricordare le imprese di Luigi Amedeo, racconta, e io l'ho raccolta. Farò
parte della spedizione, assieme a mia moglie Silvia, anche se non potrò
andare oltre la baia di Teplitz, dove metteremo il campo base. La protesi al
ginocchio, conseguenza dell'incidente aereo che ho avuto tredici anni fa, non
mi consentirà di più. Ma della spedizione che in slitta cercherà di
raggiungere il Polo Nord farà parte mio figlio Aimone». Amedeo d'Aosta ha già
avuto l'adesione di Lino Zani, maestro di sci del Papa, di Dodo Perri (che
porterà i suoi cani con i quale ha viaggiato moltissimo in Alaska) e di Mike
Bongiorno. Una presenza, quest'ultima, alla quale il duca d'Aosta tiene molto
«non solo perchè è un grande amico e un ottimo sciatore, ma anche perchè sarà
di aiuto per la ricerca di sponsor e per la comunicazione». Come tiene molto
all'adesione di Paride Milianti. «Per me che sono nato a Firenze e che mi
sento un Savoia toscano, spiega, è importante la presenza di un
rappresentante della montagna dove ho imparato a sciare. Per questo sono
andato all'Abetone e ho parlato dell progetto con il mio amico Marcello
Ducceschi. Dopo poco è arrivato il si di Milianti». Il viaggio, che si si
farà nel prossimo marzo, non vuole essere soltanto la rievocazione di una
grande impresa. «Non ho aderito solo per ragioni 'familiari', osserva Amedeo
d'Aosta ma anche perchè spero possa avere finalità scientifiche, magari per
gli studi sul buco dell'ozono»
di Pierandrea Vanni
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Cartoline...
dal Polo Nord. Le insolite missive stanno giungendo in questi giorni ad enti
e cittadini di Fiumalbo e Pievepelago da parte di Paride Milianti, l'ex
campione nazionale di sci che ha preso parte alla spedizione al Polo Nord con
Mike Bongiorno in rappresentanza del crinale appenninico. Le cartoline hanno
impiegato circa un mese per giungere ai destinatari dopo essere state
imbucate in una base artica russa dopo il raggiungimento del Polo. Milianti,
abetonese, aveva promesso di ricordarsi del versante modenese del nostro
Appennino che lo ha molto apprezzato nella sua lunga carriera. Per la
spedizione delle cartoline è stato utilizzato un annullo postale celebrativo
russo (in cirillico), con tanto di timbro con... pinguini e orso polare.
«Un'esperienza affascinante — dice Milianti — per rievocare la spedizione
italiana del Duca degli Abruzzi tra il 1899 ed il 1900 da parte del pronipote
Amedeo con la consegna simbolica al Polo della croce astile donata dal Papa a
Pasqua. Mike Bongiorno è stato un professionista col microfono e molto
amichevole durante tutta la spedizione».
g.p.
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