Il Sentiero delle Orobie
Orientali, che si sviluppa lungo i monti della provincia di Bergamo,
permette di immergersi nel cuore e nelle zone più selvagge di queste Alpi,
offrendo scorci veramente suggestivi dell’ambiente quanto indimenticabili
occasioni per ammirare la flora e la fauna (marmotte, camosci, l’aquila e
ormai numerosi branchi di stambecchi).
Il Sentiero, se percorso in estate o comunque in assenza di neve, non
presenta difficoltà ed è accessibile a tutti purchè allenati (il tratto
che comprende il "sentiero della Porta", via ferrata per escursionisti
esperti che attraversa il M. Visolo, può essere evitato con la discesa a
valle dal rif. Albani).
Il sentiero si sviluppa a quote mediamente intorno ai 2000 m, ma tocca
anche valichi ad altitudini maggiori. Si distinguono generalmente 7 tappe
che si sviluppano da Valcanale al Passo della Presolana in Valle Seriana;
sono comunque possibili numerose varianti a seconda dell’allenamento
dell’escursionista e dei giorni a disposizione per il trekking.
Nella 6^ tappa è possibile effettuare una variante: dal rifugio Curò è
possibile seguire il "sentiero naturalistico Antonio Curò" e raggiungere
il rifugio Tagliaferri con un tempo di percorrenza pari a 4 ore. Tale
sentiero termina al Passo del Vivione da cui poi si può scendere in Valle
di Scalve.
Percorso: dal rif. Curò (m 1895) dirigersi verso la Val Cerviera ed
imboccare il sentiero n. 321; si raggiungono i laghetti di Cerviera (m
2326) e si giunge al Passo Bondione; da questo punto si segue il sentiero
n. 416 e si giunge al Passo di Belviso (m 2518) da cui in breve si arriva
al rif. Tagliaferri (m 2328). Numerose sono le escursioni effettuabili dal
rifugio Tagliaferri: Laghi del Venerocolo, Monte Venerocolo, Monte Gleno,
Passo del Gatto.
Il Sentiero delle Orobie è raggiungibile attraverso vari percorsi che
partono dai paesi del fondovalle, in modo da poter percorrere anche solo
singole tappe, od interrompere, o riprendere il sentiero a seconda delle
esigenze dell’escursionista.
Tutte le tappe utilizzano come punti d’appoggio rifugi gestiti nel periodo
estivo (per la maggior parte rifugi CAI), che offrono possibilità di
pernottamento e ristoro.
Bibliografia:
- P. Aresi, E. Valenti, "Guida pratica al Sentiero delle Orobie", ed.
Gualdi
- A. e C. Gamba, "Sul Sentiero delle Orobie", ed. Ferrari
- A. e C. Gamba, "90 itinerari sulle montagne bergamasche", ed. Moizzi
- G. Piazzalunga, "Sentiero delle Orobie Occidentali - Nuova guida", ed.
CAI-Piazza Brembana-Provincia di Bergamo.
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