Dal
rif.
Prudenzini si sale tra sassi ed erba fino all'orlo del Coster di
destra della Val Salarno, dopo aver attraversato la sede di una frana
caduta in anni recenti. Si traversa obliquando e puntando alla base
dello sperone Sud-Est della Cima Prudenzini. Aggiratolo, gli si sale
accanto per un breve tratto, sul lato sud, e si traversa tra pietraie
per imboccare l'erto canalone erboso che porta al P.so Miller (m 2818;
ore 2). Si scende sul versante opposto nella Val Miller (brevi tratti
di catene nei pressi del passo) e si percorre l'ampio vallone compreso
tra gli speroni della Cima Prudenzini e del Corno di Macesso. Tenendo
la destra del vallone si scende verso il fondovalle, cosparso di
sporgenze rocciose e allietato da ruscelli e cascatelle. Attraversato
facilmente il torrente Remulo, si costeggia la sponda settentrionale
del Lago Miller, si risale brevemente fino alla Malga di Cevo, si
piega a sinistra e si arriva in breve al
rif.
Gnutti (m 2160; ore 1.30).
Se si decide di proseguire fino al rif.
Tonolini, un ampio sentiero a tratti gradinato porta con un
saliscendi ad assecondare le pendici del Corno del Lago, fino a
trasformarsi in una stretta cengia che ha il suo punto più
caratteristico al cosiddetto P.so del Gatto (m 2103). Alcuni tratti
sono attrezzati con corde fisse perché un po' esposti. Superata la
profonda gola del Remulo, il sentiero si apre e volge verso Nord
salendo gradualmente alla diga del Lago Baitone (m 2281; ore 1). Si
prosegue sulla sponda orientale del lago, puntando alla destra di un
vistoso salto roccioso, che si supera seguendo una traccia ben
marcata, e sulla cui sommità è posto in posizione dominante il
rif.
Tonolini (m 2450; ore 0.45). Il rifugio sorge al centro di una
vasta e selvaggia conca, dominata dal Baitone e cosparsa da laghetti. |