ANDREA FORTUNATO

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Ad Andrea Fortunato

Nel maggio del 1994, in un giorno che era destinato all'annuncio ufficiale
del nuovo tecnico Lippi, da Piazza Crimea usci un comunicato a dir poco agghiacciante:
"Andrea Fortunato è da ieri ricoverato in isolamento presso l'Ospedale Molinette di Torino.
E' affetto da leucemia linfoplastica acuta".
La chemioterapia non porto a risultati, l'unica speranza era il trapianto di midollo osseo.
Si offri la sorella Paola, poi il padre, Peppino, il 30 agosto il trapianto riuscì,
la compatibilità aveva apparentemente sconfitto la malattia.
Purtroppo, le pesanti terapie avevano minato il sistema immunitario di Andrea.
Così una polmonite gli risultò fatale e lo condusse alla morte, il 25 aprile1995.
La Juventus, la sua Juventus era lanciata verso lo scudetto, lo sconforto prendeva tutti.
Su una stagione sportivamente trionfale per la Juventus e peri suoi tifosi scendeva
questa cappa di dolore, un dolore che era di tutto il mondo dello sport.

Luca de Martis


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Un Angelo... Andrea Fortunato

Tu che voli
nel cielo immenso,
angelo dei miei ricordi
vivi nel nucleo del mio cuore
al riparo dalle cose inutili.
Ma poi cosa vuol dire
vivere e morire
se la strada tua interrotta
non ha cambiato la mia rotta.
Verso di te.
Tradito dal mondo
e da Dio
ma fedele
amico mio.
Andrea.

Massimiliano Aconito (Milano)


Ode dedicata al calciatore della Juventus, spentosi alcuni anni or sono.
Atto sublime di amicizia eterna di un uomo che vive nel nucleo del mio cuore,
dice l’autore, nato a L’Aquila, vive a Milano, crede nella poesia associata
all’immagine e scrive versi di alta intensità.


"Una lettera per i nostri angeli"

Colgo l'occasione Fabio della tua proposta per esprimere ciò che ho provato vedendo (e registrando) la puntata di "Sfide" su tutta la grande storia bianconera anche nei momenti, purtroppo, più infelici per noi tifosi.
Mi riferisco alla strage dell'Heysel, alla morte prematura di Scirea, per poi finire con quella dell'Avvocato che rimarrà per sempre nei nostri cuori.
Vorrei però soffermarmi su un'altra tragica scomparsa perchè più vicina a me e che ricordo particolarmente, quella del giovane Andrea Fortunato.
Alla notizia della sua malattia rimasi colpito anch'io come tutto il mondo del calcio.
Stentavo a credere che un giovane da poco approdato in una grande squadra e che poteva sicuramente raggiungere grandi soddisfazioni doveva far fronte a una terribile malattia come la leucemia.
Dicono di lui che avesse una grande voglia di vivere e di combattere ma non so quanti di noi avrebbero reagito nello stesso modo.
Ciò era talmente crudele che non riuscivo neanche ad immaginare come si potesse sentire Andrea.
Sta di fatto che una notizia accese in noi una fiammella di speranza:
c'era un donatore di modollo che poteva salvare la vita al giocatore.
Anch'io credevo che ormai il peggio fosse passato, lo speravo per Andrea perchè se lo meritava.
I giocatori della Juventus, come Ravanelli e Vialli in particolare, erano ottimisti come tutti noi.
Quello che avvenne dopo qualche giorno lo conoscete tutti Andrea ci aveva abbandonato.
Sono e rimaranno per sempre impresse nella mia mente i volti e gli sguardi di tutti i suoi compagni nella Juventus ed in particolare quella di Gianluca Vialli disperata e commossa come quella di ognuno di noi che risente e rivede quella storia sotto molti aspetti ingiusta.
Credo però una cosa che queste tragedie che segnano la storia della Juventus sono soprattutto ciò che fanno crescere in noi tifosi l'amore e la voglia di incitare e di difendere la nostra squadra del cuore per SEMPRE!!!
Ciao a tutti

                    Marco