Nell'ambito
dell'iniziativa "Equamente : Mostra Mercato del Commercio Equo
Solidale" organizzata dalla Casa della Pace di Rimini, col
patrocinio del Comune e della Provincia di Rimini, l'Istituto
Buddista Italiano Soka Gakkai presenta la Mostra fotografica "Costruttori
di pace tra il XX e il XXI secolo" dal 3 al 18 Dicembre 2005 (Ingresso
libero) presso il Palazzo del
Podestà - Piazza Cavour
- Rimini
La
mostra indica una direzione che ognuno di noi può prendere se vuole assumersi la responsabilità di trasformare questo nostro mondo dove la guerra, la violenza, la sperequazione tra ricchi e poveri, la fame e la sete, l'inquinamento, la distruzione dell'ambiente stanno rendendo sempre meno umana la nostra convivenza.
Tutto può cambiare se cambia la nostra coscienza, se decidiamo di non chiudere gli occhi. Se decidiamo di agire.
Nella mostra sono riportati solo alcuni esempi di chi ha deciso di non rimanere in silenzio. Ce ne sono migliaia di altri di cui non è stato possibile scrivere, di alcuni di loro è riportato solo il nome. Ma ce ne sono migliaia di altri ancora di cui neanche sappiamo. Fanno tutti parte di una storia che è poco conosciuta e che invece speriamo il prima possibile diventi la storia di tutti.
Se ogni visitatore e visitatrice deciderà di costruire la pace nel suo ambiente di vita, questa mostra avrà raggiunto il suo obiettivo.
L'esposizione è composta di 42 pannelli ed è divisa in quattro sezioni.
La prima, Gandhi,
King, Ikeda
percorre la vita, le azioni e la lotta dei tre “maestri di pace”, presi come simbolo di strade uguali e differenti che portano alla stessa meta: la realizzazione di una società pacifica attraverso mezzi pacifici.
Gandhi e la sua pratica della nonviolenza che vuole liberare oppressi e oppressori dalla catena della violenza. Il sogno di Martin Luther King e la sua battaglia nonviolenta per l'emancipazione dei neri d'America. La nonviolenza di Daisaku Ikeda che diventa dialogo tra i popoli attraverso scambi culturali, educativi e artistici.
La seconda, i Premi Nobel per la
pace, presenta la testimonianza di alcuni Premi Nobel provenienti da culture, religioni e paesi diversi.
La terza, il coraggio delle persone
comuni, porta alcuni esempi di chi si è opposto alla violenza a costo della propria vita.
La quarta, in Italia, indica come nel nostro paese la tradizione nonviolenta sia ormai ben radicata e ci abbia offerto straordinari esempi.
Nel pannello finale sono riportati solo i nomi di altri, uomini e
donne, che hanno percorso o stanno percorrendo la strada della pace, del dialogo e della nonviolenza. Un invito ad approfondire la conoscenza sulla vita e le attività di quei nomi, rivolto soprattutto alle nuove generazioni.
Un modo per proseguire sul cammino che questa mostra ha voluto indicare.