TERMINI TIPICI

ACRONIMI

FACCINE
Il fatto di non vedersi in viso e di non sentire l'intonazione della voce nella comunicazione scritta può portare a dei malintesi, ad esempio intendendo per serio ciò che viene detto con tono di scherzo. Per ovviare, almeno parzialmente, a tale lacuna della comunicazione scritta sono entrate nell'uso comune alcune sequenze di segni che mimando l'espressione del volto esprimono lo stato d'animo di chi scrive. La più comune è questa: :-) Che esprime un sorriso: potete vederlo ruotando di 90 gradi i tre simboli di cui è composto: i due punti ":" diventano gli occhi, il trattino "-" il naso e la chiusa parentesi ")" le labbra sorridenti. Talvolta il trattino viene omesso. Qui di seguito elenco alcuni degli smileys più comuni:
A volte il simbolo più a destra viene ripetuto per dare maggiore enfasi; ad es:
Qualcuno usa anche i seguente smileys (che sono detti orizzontali perché non hanno bisogno di essere ruotati):
L'uso degli smileys in molti casi serve ad evitare spiacevoli malintesi, o ad esprimere meglio ciò che intendiamo dire; tuttavia è bene non abusarne, e non usarli se non si è certi che i nostri interlocutori possano comprenderli.
Gli smileys furono inventati nel 1981 da Scott Fahlman della Carnegie Mellon University di Pittsburg. Un lungo elenco di faccine note e meno note si può trovare qui: http://www.cknow.com/ckinfo/acronyms/emoticons.htm.