Dal "De Brevitate Vitae" ...

versi del IX capitolo

Maximum vivendi impedimentum est expectatio,
quae pendet ex crastino, perdit hodiernum. 

Quo spectas? Quo te extendis? Omnia quae ventura sunt in incerto iacent; protinus vive.
Nisi occupas, fugit"

Traduzione

L'ostacolo maggiore del vivere è l'attesa, che dipende dal domani, ma sciupa l'oggi.

A che miri? Fin dove ti allarghi? Tutto ciò che verrà è incerto: vivi subito!
Se non lo afferri, fugge via"