Vediamo ora come si compone l'attrezzatura necessario per questo sport:

• L'ala
• La tavola
• Il trapezio e gli accessori
• I cavi ed il boma

 Un principiante ha bisogno di un aquilone semplice da controllare e non eccessivamente potente. L'ala non deve necessitare di grandi interventi per permettere subito di volare. Nello specifico meglio orientarsi verso aquiloni a due cavi, meno prestazionali dei 4 cavi ma più semplici da condurre. Quando avrete imparato potrete utilizzare 4 cavi, forniti spesso in kit insieme ai due cavi. Queste ali sono dotate di due cavi aggiuntivi che si uniscono in prossimità del boma e inclinano l'ala in avanti scaricando quando è necessario il vento in eccesso. Il problema da risolvere è la rilanciabilità dell'ala dall'acqua qualora questa cada: la galleggiabilità e la rilanciabilità pretendono al 100% un aquilone con camera d'aria gonfiabili, da escludere quindi i più potenti e più tecnici ali a cassoni. Per imparare in fretta è meglio non esagerare con le misure delle ali, per condizioni tipicamente italiane tra gli 8 e i 14 nodi preferite misure tra i 9 e i 12 metri quadrati a seconda del vostro peso corporeo. La lunghezza dei cavi deve essere attorno ai 30 metri. Riducendo la lunghezza si rendono il kite troppo nervosi, al contrario la potenza diventa più stabile grazie alla maggior quota di volo, ma l'ala sarà meno controllabile nelle reazioni. Questi cavi detti in gergo lines sono delle cime in nylon capaci di sopportare dei carichi superiori ai 200 kg. È evidente quindi, per la stessa specifica caratteristica del nylon, che una volta in trazione possono essere pericolosi perché estremamente taglienti.

Premettiamo che utilizzare una tavola non nata per lo specifico utilizzo da kite non permetterà un adeguato angolo di bolina ed quindi non vi permetterà di imparare ad andare bene in kite. 

La tavola ideale deve essere sicuramente facile da manovrare e non molto tecnica: per un principiante si può partire da un 6,6" (195 cm.) per i più leggeri per finire con un 7,2" (220 cm.) per i più pesanti. Le tavole assomigliano a delle tavole da surf da onda ma hanno ereditato delle caratteristica dai windsurf come le straps in cui inserire i piedi per non essere sbalzati via nei salti e nelle andature. Si possono attualmente identificare due tipologie di tavole: quelle freeride più dritte e lunghe e quelle per i salti e le manovre più piccole e tondeggianti. Per la stagione 2001 saranno disponibili delle tavole asimmetriche capaci di andare in entrambi i bordi senza costringere la rotazione del corpo sulla tavola, si cambierà bordo solo ruotando il busto.

 Se sul windsurf il trapezio è necessario, sul kite è a dir poco indispensabile. L'ala tira in maniera portentosa e senza trapezio sarebbe impossibile tenerla. Un normale trapezio da windsurf va più che bene, ma è preferibile utilizzare un modello basso con le fibbie che passano sotto l'inguine perché la trazione in questo caso rispetto al windsurf è diretta verso l'alto. Le cimette per l'ala devono essere comprate insieme all'aquilone ed è importante sempre provvedere all'acquisto di due cordoncini per assicurare il polso al boma e la caviglia alla tavola. Come si fa comunemente per il surf da onda.

I cavi da Kite

Ogni kitesurfer controlla il suo kite tramite una barra direzionale. Questa è collegata all’aquilone per mezzo di cavi o linee che ne trasmettono i comandi. Le linee sono di Nylon, piu precisamente in Dyneema o Spectra, con un carico di rottura che può variare da 160 a 220 Kg, e con sezioni da 1,3 a 1,7 mm. Le linee si collegano al boma mediante delle estensioni di cima di diametro maggiore (4 o 5 mm) e lunghezza dai 2 ai 3 metri. 

Queste hanno la funzione di evitare al kitesurfer di venire in contatto in modo accidentale con le parti in Dyneema, rischiando di tagliarsi. La lunghezza media delle linee è di circa 25/30 metri, venendo a creare un area d’ingombro di una certa ampiezza tra l’aquilone e il "pilota". In realtà questa zona, fatta eccezione per le andature di bolina dove il kite deve essere tenuto basso per aver un maggiore controllo, non corrisponde mai alla lunghezza effettiva dei cavi. La conduzione del kite si modifica in funzione dell'allungamento o accorciamento delle linee, ed in particolare essa raggiunge il miglior compromesso in fatto di velocità reattività e potenza , quando le linee sono tra i 20 ed i 30 metri.

Il boma o barra direzionale

Gli aquiloni da Kitesurf sono comandati da una barra di lunghezza variabile da 40 a 85 cm, la scelta dipende dal livello del Kiter e dalle dimensioni della vela stessa. I boma possono essere di forma lineare oppure leggermente ricurvi a doppia U per dare un maggiore confort in andatura. 

Anche la sezione del tubo è stata ridotta per facilitarne l’impugnatura e quindi diminuire lo sforzo nella presa. Alle estremità della barra si trovano i terminali, solitamente realizzati in gomma dura o in plastica, su questi verranno riavvolti i cavi nel momento in cui si decide di riporre l’attrezzatura. A una delle due estremità del boma abbiamo l’attacco del bracciale di sicurezza, un dispositivo tramite il quale, in caso di emergenza, mollando la presa sulla barra, si realizza un depotenziamento immediato dell’ala e di conseguenza la caduta o l’arresto di questa. E’ molto importante che questa specie di “leash di sicurezza” abbia una lunghezza tale da consentire un depowering sufficiente a fermare l’aquilone e quindi il Kiter. In caso contrario si rischia di essere protagonisti di un bodydrag infinito e involontario. 

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