DEL PECULIO ADATTO

Di Francesco Massinelli

Era orrendo. Giovanissimo e già orrendo. Parlava al suo fratellino dopo essersi investito d'autorità per la morte del padre molto anziano rispetto alla madre; padre patrigno del fratellino. Parlava impostando le frasi ed il tono della voce come il defunto padre. Faceva senso perchè giovanissimo parlava come un vecchio gretto. Ma il fratellino non ci faceva caso. Era ammaliato dai lineamenti del fratello, così simili al patrigno che gli aveva fatto da padre. Era tremendo, il piccolo, sentirlo parlare contento del corno inflitto a suo padre da sua madre. Nel momento d'acuzie d'una malattia, prima di diventar lungodegente, si ravvide d'un dispetto fatto alla vigna di un bidello. Chiuse la bocca senza far più uscire quella voce che ricordava un morto a cui lui si era attaccato per diventare in fretta l'adulto mancato. L'adulto che per dare una voce al fratellino non trova ancora il verso del verso giusto in cui si decresce invece di crescere. Il fratellino non aveva i lineamenti del fratello, somigliava alla madre. Madre che convive con quanto concepito e partorito, senza curarsi dell'assenza del primo, del secondo o del terzo marito.

 

      Francesco Massinelli

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