SIMULAZIONI

 

 

Rompe il silenzio

il fruscìo

delle angosce

nel tentativo

quasi riuscito

di addomesticare

la pace

giochi d'imbrogli

in cerca di Dio

tra stelle

e coperte di nuvole

per concubine preghiere

quà sotto

ho un'amore violento

fatto di specchi

che mi rendono occhi

distratti

lontani

dai rumori del cuore

zoppo nel freddo

dell'anima

incapace

di simulare un'abbraccio

nel ricordo di ieri

che poi è un tempo

lontano

che il dolore

tiene dietro la porta

ignaro

che ormai per te

sono un ponte abbattuto

un nemico alle spalle

una pietra nel muro

che ti protegge

il sorriso

nel quadro dei giorni

che solo io

non posso vedere

 

Michael Santers -dal volume: "Silenzi che hanno parlato al vento"

 

Michael Santhers

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