OCCHI VENDUTI

 

 

Guardò le stelle

e gli sembrarono

monete luccicanti

poi la luna

un grosso formaggio

inghiottì

la saliva

e il collo sfibrato

disobbedì alla testa

gli occhi caddero

per terra

poi lento

lo sguardo

riprese il riferimento

dell'orizzonte

dalla piatta vita

potè osservare

le pigrizie del fiume

che cullavano

la scarpa del naufrago

che stavolta sembrò

un panino

capì

che nella fame

è più facile travisare

la realtà

che sognare

mentre la poesia

un farmaco dell'anima

e un ulcera

per lo stomaco

la realtà

un cane affamato

il sogno

un piccolo topo

in bocca

che ha sbagliato tana

e gli occhi

servi traditori del cuore

venduti

alle fauci

ma sazio

sarebbe stato

un poeta

 

Michael Santers -dal volume: "Silenzi che hanno parlato al vento"

 

Michael Santhers

La presente poesia non potrà essere pubblicata o utilizzata in qualsiasi altro modo, sia parzialmente che integralmente, senza il consenso dell'autore

Per avere informazioni su questo autore, o per leggere altre sue eventuali pubblicazioni su Interactive People, fai clic Qui