IL CINESE

 

 

Il Cinese salutò

 

scettico l'uomo bianco

rallentò il passo

e rispose con ritardo

 

ci vedono tutti uguali

e il mio amore svedese

non potrà mai veramente amarmi

in un abbraccio vede tutta la Cina

e noi siamo in tanti

milioni di milioni

in una sola identità visiva

 

andò da un chirurgo

si fece allungare il naso

e due caverne sopra gli occhi

 

colorò i capelli color grano

tornò dalla ragazza

e questa quando lo vide

..più che un finto Europeo

posso averne uno vero

perchè sei stato così malvagio

da cambiare ciò che io vedevo

 

il cinese tornò a casa

 

figlio mio disse la madre

ti ebbi con infinita gioia

e tuo padre con orgoglio

a vantarsi della tua somiglianza

e tu ora fai di tutto per sembrare

un figlio della colpa

per noi  e la tua terra

 

il Cinese si guardò allo specchio

e non si riconobbe

 

capì che per il mondo

in mille posti

tra mille sbarchi

aveva perso la sua anima

 

forse era lui

lo trovarono in mare

i pesci avevano visto

solo una carne che non si poteva più

sprecare e il volto la parte più spoglia

per incominciare a incantare la fame

 

Michael Santers -dal volume: "Normalità incondivisibile tra maschere clonate"

 

Michael Santhers

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