WHO CAN I BE NOW?

 


Onde cotanto ‘l suon de’candido boschetto gaudente fulge ne’
mirabili chiaror, e augello canta ‘n fior de ruscellin beato, e già
dintorno vaga ‘l passeggiar di rosa in rosa ne’mesto cantileno,
s’inventa quel sorriso, e nasce l’armonia.
A prova d’accento prope raggio canterino e già pe’labile fatal
ne’sibillino chiaro, d’in su lo cimo de’cavernoso giunco fa festa
e fa festeggio ridente l’augellin, e per la via corrente ‘n fuggitivo
canto perpetuo esulta al cuor pe’ rugiadoso mane genial que’mor-
morìo, che ‘l ser divien coscienza ne’sempiterno manto.
E giù da collina, giammai d’allor diletto sì com' ella in suo poter
de mattutina piova vialon s’appresta ne’vagabondo sole, a noi si
mostra ‘l cuor de solitario canto, e de maliardo e prosperoso lume.

Francesco Sinibaldi 


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