DEAR PRUDENCE

 

 

E soffusi ritorni di un’effimera quiete discendevan sereni a mirar
dell’amore sì novelli mattini, onde quel sol scendea rimembrando
candidi ai chiarori nel rosar di buon tramonto la sua voce e il suo
fiatar. Piangeva l’amore, e lacrimucce al sento vorìan vociar come
timide passioni al nascer nuovo e tristemente in canto. E pian pia-
no nella sera, tra lumicini dorati e flebili manti innevati d’amor, ri-
nasceva quel sorriso.

Francesco Sinibaldi 


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