To:            auletta-chat-varie@yahoogroups.com
From:        "Alessandro Tutino"
Date sent:   Mon, 19 May 2003 01:09:22 +0200
Subject:      Re: [chat-varie] "Minimo Casysop"



On 17/05/2003 at 11.57 Davide wrote:

>> > Gli dovesse venire un cancro al dito a chi questa volta non vota! E
>> > Gualtiero si astenne

>>ma "vota" che cosa?
>>di che stiamo parlando????


>Tutino, tu che sei la memoria storica del MinimoSette-Auletta, rimembragli
>tu...

Era l'epilogo di una di quelle riunioni epiche della meta' anni novanta:
un'epoca in cui tra Minimo 7, Auletta, BBS e altri meravigliosi arnesi
dell'autogestione studentesca non si studiava MAI (ma mai, eh? Mai mai mai
mai...). Per evitare caos e possibili soprusi da parte di qualche
guastafeste (o, semplicemente, di qualche rompicoglioni), era nata
spontaneamente l'esigenza di mettere a punto un minimo di regolamentazione
delle diverse attivita' che si svolgevano in Auletta. Cosi', al prezzo di
esasperanti riunioni-fiume, riuscimmo a scrivere una sorta di mini-statuto
sia per l'Auletta in generale sia per Minimo 7 nello specifico. Un
pomeriggio, dopo ore (MOLTE ore) passate a perfezionare, appunto, il
regolamento del giornalino (gran parte del tempo se ne andava per votare i
mille emendamenti ideati dalla fervida fantasia del Casysop, che si
ritrovava poi regolarmente non si dica in minoranza, ma in assoluta
solitudine nel difendere le sue proposte, che pero' venivano discusse
tutte fino allo sfinimento: bastava la sua presenza per triplicare la
durata di una riunione), si arrivo' a un ultimo punto di dibattito
(OVVIAMENTE non potete pretendere che mi ricordi quale) in cui,
sorprendentemente, si creo' una divisione netta tra i partecipanti alla
riunione (e non, come al solito, il Casysop da una parte e tutti gli altri
contro). Cio' porto' all'ulteriore prolungamento dell'agonia dialettica di
tutti noi. Non ce la facevamo piu', volevamo mangiare, pisciare, giocare a
ping pong, andare a casa, qualcuno addirittura avrebbe persino preferito
studiare, tutto piuttosto che continuare quella infinita riunione. Ma
cercammo di farci forza e resistere, consci del fatto che sarebbe stato
importantissimo chiudere tutte le questioni aperte quel giorno stesso, per
evitare di dover lasciare ancora argomenti in sospeso da dover poi
affrontare (orrore!) in una riunione successiva. Dopo ulteriori,
sfiancanti altalene di interventi-a-favore e interventi-contro, quando,
ormai pomeriggio avanzato, era chiaro che non si sarebbe trovato nessun
compromesso sul tema in esame, e che c'erano due posizioni alternative e
incompatibili, si decise, per la salute mentale e fisica di tutti noi, di
procedere senz'altro al voto: la minoranza avrebbe accettato senza battere
ciglio (non ne aveva piu' la forza) il responso delle alzate di mano.
Eravamo rimasti in sette, superstiti di un ben piu' nutrito plotone
originario di aulettisti, che si era via via andato assottigliando al
passare del tempo (evidentemente, qualcuno che avesse qualcosa di meglio
da fare c'era, e se ne ando' prima dell'atto finale). Bartolo ci conto',
vide che eravamo sette, raccolse le sue ultime energie e disse: "perfetto,
siamo dispari: non c'e' il rischio di parita'. Finalmente una decisione
verra' fuori." Poi riflette' qualche istante in silenzio, si guardo'
intorno e nei nostri occhi scorse una luce che non esprimeva altrettanta
fiducia. Quindi, sgamato il pericolo, soggiunse: "che gli venga un cancro
al dito a chi si astiene!". Si voto', ed ecco: 3 da una parte, 3
dall'altra e UN astenuto: Gualtiero. Potrete intuire il senso di
scoramento che pervase gli altri sei, ai confini della disperazione. Ma
quello che NON riuscireste a immaginare e' il modo in cui il buon Ludico
si giustifico': a uno di noi, che, facendo ricorso a tutte le tecniche di
training autogeno note e dimostrando un autocontrollo da veterano di
filosofia zen, invece di insultarlo brutalmente gli rivolse semplicemente
la domanda "Ma perche'?", il nostro Walter ebbe il CORAGGIO di rispondere,
che ci crediate o no, pressappoco cosi': "mah..., perche' non ho capito
bene la differenza tra le due proposte...". Dopo interminabili
discussioni; dopo decine di interventi a favore e contro; dopo
innumerevoli tentativi falliti di trovare un compromesso tra le due
alternative; dopo che si era annunciata la votazione, e lui non aveva
chiesto alcun chiarimento. Dopo tutto questo, lui non aveva chiara
Commenti?

Ciao
Unto Del Tassinaro


"Questo standard e' adoperato in tutta Europa, tranne Canada e America del
Nord" (Mamola)






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To:             auletta-chat-varie@yahoogroups.com
From:         giuseppe castiglia
Date sent:   Mon, 19 May 2003 10:18:31 +0200 (CEST)
Subject:      [chat-varie] "Minimo Casysop"


A TUTTI!

... E anche A TUTTINO!

... Pero', che battuta del C@770!!!

... Mi scuso con il Mondo, tranne che con Walter ed il
Fragas...

... Alighiero nemmeno lo considero... Tanto non
esiste, e' un luogo comune...

--- Alessandro Tutino <urlato@tin.it> ha scritto:
>
> Era l'epilogo di una di quelle riunioni epiche della
> meta' anni novanta: un'epoca in cui tra Minimo 7,
> Auletta, BBS e altri meravigliosi arnesi
> dell'autogestione studentesca non si studiava MAI
> (ma mai, eh? Mai mai mai mai...).

... AVEVATE DAVVERO BISOGNO DI UNA SCUSA PER NON
STUDIARE???

... Io credevo che l'Arte giustificasse tutto
quanto...

> ... (gran parte del tempo se ne andava per votare i
> mille emendamenti ideati dalla fervida fantasia del
> Casysop, che si ritrovava poi regolarmente non si
> dica in minoranza, ma in assoluta solitudine nel
> difendere le sue proposte, che pero' venivano
> discusse tutte fino allo sfinimento: bastava la sua
> presenza per triplicare la durata di una
> riunione)...

... Non diro' che lo sospettavo... Pero', lo
sospettavo...
 

>
> ... si arrivo' a un ultimo punto di dibattito
> (OVVIAMENTE non potete pretendere che mi ricordi
> quale) in cui, sorprendentemente, si creo' una
> divisione netta tra i partecipanti alla riunione...
>
> ... Bartolo ci conto', vide che eravamo sette,
> raccolse le sue ultime energie e disse: "perfetto,
> siamo dispari: non c'e' il rischio di parita'.
> Finalmente una decisione verra' fuori." Poi
> riflette' qualche istante in silenzio, si guardo'
> intorno e nei nostri occhi scorse una luce che non
> esprimeva altrettanta fiducia. Quindi, sgamato il
> pericolo, soggiunse: "che gli venga un cancro al
> dito a chi si astiene!".

... Ho un sospetto che definiro' atroce per
eufemismo...
>
> Si voto', ed ecco: 3 da una parte, 3 dall'altra e UN
> astenuto: Gualtiero...

... TREMENDA CONFERMA!!!
>
> Potrete intuire il senso di scoramento che pervase
> gli altri sei, ai confini della disperazione. Ma
> quello che NON riuscireste a immaginare e' il modo
> in cui il buon Ludico si giustifico': a uno di noi,
> che, facendo ricorso a tutte le tecniche di training
> autogeno note e dimostrando un autocontrollo da
> veterano di filosofia zen, invece di insultarlo
> brutalmente gli rivolse semplicemente la domanda "Ma
> perche'?", il nostro Walter ebbe il CORAGGIO di
> rispondere, che ci crediate o no, pressappoco cosi':
> "mah..., perche' non ho capito bene la differenza
> tra le due proposte...". Dopo interminabili
> discussioni; dopo decine di interventi a favore e
> contro; dopo innumerevoli tentativi falliti di
> trovare un compromesso tra le due alternative; dopo
> che si era annunciata la votazione, e lui non aveva
> chiesto alcun chiarimento. Dopo tutto questo, lui
> non aveva chiara la differenza tra le due
> alternative.
> Commenti?

... Ma non vi e' mai venuto in mente di munirvi di uno
"Zippoforo" prima?
>
> Ciao
> Unto Del Tassinaro
>
> "Questo standard e' adoperato in tutta Europa,
> tranne Canada e America del Nord" (Mamola)

Ciao,
Giuseppe, il Castiglia astenuto...

PS. Ma poi l'avete picchiato, vero?


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