Modificare
e sbrickare una PSP
Perchè modificare una PSP?
Fra conquista del mercato e lotta alla pirateria
Il mistero del firmware 1.50
Il primo downgrade di Fanjita
Il Custom Firmware
Sbloccare le PSP brickate
PSP FAT, PSP SLIM, PSP 3000: il dilemma della batteria
Giochi PlayStation One su PSP
Per saperne di più
I motivi per cui modificare una PSP sono essenzialmente gli stessi delle altre consolle di videogiochi:
Fra
conquista del mercato e lotta alla pirateria
Il mistero del firmware 1.50
Lo scopo delle consolle di
videogiochi è ovviamente quello di produrre il massimo profitto per
l'azienda, e questo avviene non tanto nella vendita dell'apparecchio,
quanto nei ricavi dei videogiochi.
La casa che produce una consolle di videogiochi, deve quindi trovare il
giusto equilibrio fra conquista del mercato contro un'agguerrita
concorrenza, e lotta alla pirateria; un sistema troppo blindato, o il
cui utilizzo di giochi copiati non è economicamente conveniente, per
esempio per il costo dei supporti vergini, rischia di regalare fette di
mercato alla concorrenza; viceversa un sistema troppo "aperto" vede
inevitabilmente diminuire il numero di acquirenti di giochi originali.
Se i sistemi degli ultimi anni (PS1, X-Box...) avevano visto il nascere
di soluzioni hardware, ovvero di microchip saldati sulla
scheda madre dell'apparecchio, per eludere le inibizioni all'utilizzo
di dischi copiati, con la PSP Sony regala incredibilmente una soluzione
software al problema: il firmware 1.50
Il firmware è in parole povere il sistema operativo che permette il
funzionamento della PSP. Le prime PSP in commercio vennero rilasciate
con firmware versione 1.0 e successivamente 1.50. Ebbene, su queste
versioni era possibile far girare dei programmi (quindi anche delle
copie di giochi) residenti sulla memory stick. Le versioni successive
(1.80, 2.0...) non offrirono più questa possibilità. Inoltre, di serie
è solo possibile aggiornare il firmware ad una versione superiore,
rilasciata sugli stessi UMD dei giochi, ma non l'operazione inversa
(downgrade), ed i giochi più recenti richiedono necessariamente un
firmware più aggiornato. La soluzione per gli hacker era però lì a
portata di mano.
Per far girare giochi e homebrew
sulla memory stick è necessario downgradare la PSP alla versione 1.50,
ed utilizzare quindi un emulatore per far credere al programma di
girare su un versione firmware superiore.
Per downgradare la PSP è tuttavia necessario far girare un apposito
programma sulla macchina; ma come fare visto che i programmi rifiutano
di partire dalla memory stick (è proprio il motivo per cui vogliamo
modificarla) e non siamo in grado di masterizzare gli UMD? Il classico
problema del cane che si morde la coda.
La prima soluzione è stata offerta da un programmatore identificato con
il nome di Fanjita.
Di serie la memory stick serve a memorizzare i salvataggi dei giochi;
questi non sono altro che degli indirizzi che riaggiustano i puntatori
del programma per farlo saltare alla locazione di memoria
corrispondente al quadro di gioco salvato. Fanjita ha creato un finto
salvataggio del gioco GTA, che dirottava il puntatore in una locazione
in cui veniva caricato un frammento di codice contenente la procedura
di downgrade. In pratica era il videogioco originale GTA ad eseguire il
codice, riconoscendolo come parte del gioco stesso.
Sony provvede immediatamente a modificare le nuove versioni di GTA
rilasciate, ed il nuovo firmware, per bloccare questo tipo di
procedura, ma la pirateria della PSP sarebbe ormai stata inarrestabile.
Anche i nuovi firmware saranno in seguito downgradati, con procedure di
diverso genere.
Il passo successivo è stato quello
di realizzare dei firmware "customizzati", ovvero modificati, da
sostituire a quelli originali, così da evitare l'utilizzo degli
emulatori. Ci ha pensato il team M33 di Dark Alex. I custom firmware
consentono inoltre numerose personalizzazioni non possibili con i
firmware originali.
Nota: nonostante il Custom firmware abbia la
possibilità di emulare anche il firmware 1.50, la maggior parte degli
homebrew non scritti espressamente per la versione "custom" rifiutano
di funzionare. Se necessario installate l'apposito "1.50addon" per la
specifica versione di custom firmware.
Cosa succede se l'aggiornamento
non va a buon fine, o avete installato qualche tema non compatibile con
il firmware, o sfruttando le potenzialità del custom firmware avete
smanettato in modo inopportuno sulla flash? Succede che la vostra PSP
si trasforma in un mattone (brick) utile al più come ferma carte; in
pratica non si accende, oppure si blocca nella fase di avvio, quindi
non fa girare programmi e non abilita la connessione USB.
A differenza dei PC, non esiste un cd di boot... quindi, cosa fare?
La procedura per sbloccare le PSP brickate, nota con il nome di
"Pandora | Cementerio", è un capolavoro di fantasia messa a punto da
alcuni acker.
Le batterie della PSP hanno all'interno un piccolo chip che comunica
con la consolle lo stato di carica delle celle, così da far apparire un
indicatore sullo schermo, o mettere il gioco in stand-by prima di
spegnere il sistema a batteria scarica, al fine di non perdere
l'avanzamento della partita. Questo chip dialoga direttamente con la
flash della PSP (quella contenente il firmware il cui contenuto è stato
danneggiato), ed è quindi un impensabile porta d'accesso al sistema.
Il kit Pandora | Cementerio necessita di una PSP 1.50 o custom
funzionante per preparare una "magic memory-stick" di sbloccaggio e una
"batteria JigKick" con firmware modificato (che possono eventualmente
essere conservati per futuri sbloccaggi); questi due elementi verranno
poi montati sulla PSP brickata al fine di forzare il travaso del nuovo
firmware dalla memory-stick alla flash. Il chip della batteria viene
infine ripristinato.
Nota che questa procedura funziona indipendentemente dal fatto che la
PSP sia effettivamente brickata o meno, cioè può essere usata come
metodo ber il downgrade di qualsiasi versione di firmware. Alcuni kit
Pandora ripristinano il firmware originale 1.50, altre installano
direttamente l'ultima versione di custom firmware disponibile; alcune
versioni necessitano di lanciare dei programmi DOS da PC che in genere
non funzionano su Windows Vista e talvolta hanno problemi a gestire la
connessione USB anche con XP; se qualcosa non funziona, quindi, non
scoraggiatevi e cercate in rete un'altra versione.
Alcune versioni di Pandora denominate "The Time Machine" permettono di
scegliere di volta in volta il firmware da installare e sono proposte
come soluzioni di uso corrente, piuttosto che come soluzioni di
ripristino.
PSP FAT, PSP SLIM, PSP 3000: il dilemma della batteria
La PSP Fat (il vecchio modello) utilizza una batteria più spessa e di maggior amperaggio rispetto alla Slim, ma potete utilizzare tranquillamente la vostra JigKick su entrambi i modelli; la batteria piccola rischia di incastrarsi sulla fat (ma si rimuove facilmente con un giravitino), quella grossa vi impedisce di richiudere il coperchio della slim.È perfettamente possibile
convertire i giochi PlayStation 1 in un formato compatibile con PSP, da
scrivere ovviamente su Memory Stick. Il programma di conversione si
chiama "AutoPopStation" ed è firmato da Dark Alex. Ce ne sono anche
degli altri, come l'ottimo POPSConv.
PSP ha delle prestazioni superiori alla vecchia Play Station, quindi,
nella maggior parte dei casi, non riscontrerete problemi di
compatibilità, come giochi che vanno a scatti e simili, ma è probabile
che alcuni giochi rifiutino di partire del tutto, o che alcune tracce
audio non siano integrate nel gioco; per eviatre quest'ultimo problema,
vi consiglio di salvare le copie estratte dal CD in formato .bin anzicché .iso, prima di
convertirle nel formato compatibile con PSP.
Ovviamente vi basta aprire un motore di ricerca e cercare alcune delle parole chiavi contenute in questa pagina per trovare files e materiale informativo; ecco comunque alcuni siti:
Libri:
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