ACTA Associazione Cultural-Turistica Aulettisti



37.905000; 13.814166

Missione Carciof-ACTA
di Antonio Sollema

 


Diario di bordo - Giornata ACTALE 25 Aprile 1996 Destinazione spazio-temporale: CERDA. Componenti equipaggio:Navetta spaziale Fiat 131 Supermirafiori: Nini' (cioe' io me medesimo), Danilo, Gianfry (u Zu' Genovese), FabioD'Anna. Navetta spaziale Fiat Uno Ių:Walter, Giusi (Yuppi) and sister, Alessandro Tutino. Navetta spaziale Fiat Uno IIų:Marco (detto anche "Il fotografo"), Bartolo e consorte, Emanuela,Paolo Alfisi. Mi pare di non aver dimenticato nessuno.

Partenza da Palermo alle ore 11 circa (dopo ritardi e bidonate varie). Prime risate all'imbocco dell'autostrada: un tizio, visto il casino, cerca di passare nella corsia laterale, ma (ahilui) resta con lamacchina bloccato nello spartitraffico. Era una Fiat Uno con solo 6(!) persone a bordo. Dopo circa 3 minuti di tentativi con prima eretromarcia, capisce finalmente che deve far scendere qualcuno dalla vettura, in modo da diminuire il peso e rendere piu' facile il disincagliamento della vettura. Ma ancora non riesce a muoversi; il colmo accade poco dopo: due degli occupanti dell'auto si mettono dietro l'auto stessa e cercano di spingerla in avanti... allora il genialoide alla guida inserisce la retromarcia(!!) e per poco non fa volare all'indietro i due volenterosi. Poi si riprende la marcia in mezzo al traffico, quindi non possiamo raccontare la fine della famiglia Brambilla. Si procede verso Cerda alla velocita' galattica di circa 1 km. ogni 5 minuti; il traffico e' pauroso. Dopo circa 3 km. di marcia Alessandro Tutino, pilota della navetta Uno Ių lascia in spiegabilmente la guida al co-pilota Walter Giocoso, con stupore di noi tutti e giustificando con"Ho sonno" la scelta. La vettura prima di mettersi in marcia fa uno o due salti in alto (e da quel momento le vetture che seguivano hanno coerentemente deciso di mantenere una distanza di almeno 100 metridalla Uno Ių). Poco dopo Fabio fa cenno a Walter di dare una sberla ad Alessandro (che si era davvero addormentato) ed io seguo tutto in diretta dallo specchietto retrovisore. E' stato atroce: Alessandro e'balzato e si e' pure incazzato con Walter che si difendeva dicendo di aver solo dato la sberla da parte di Fabio.
Superato finalmente il tracciato critico, dopo Bagheria si inizia aprocedere a marcia regolare (circa 90-100 km. all'ora) ed in breve si giunge all'uscita Buonfornello, dove le navette 131 e Uno Ių si fermanoin attesa della navetta Uno IIų, precedentemente dispersa nei meandri del traffico galattico della galassia A19-20.In quel momento di attesa si avvicina una navetta Fiat 126 targata CA. Scende un anziano elemento che esordisce con la mitica frase:"BUONGIORNO A TUTTI", con un marcato accento palermitano. Dice di essersi perso e di essere arrivato addirittura a Scillato e chiede informazioni per raggiungere Cerda (detta anche Carciofilandia).
I prodi elementi della spedizione ACTA indicano al buon uomo il percorso corretto. Poco dopo arriva la Uno IIų e si riparte verso la Sagra delCarciofo. Prima di arrivare al paese si incontra ancora la navetta 126 e Gianfry grida al guidatore: "BUONGIORNO A TUTTI"; ho appena il tempo di guardare lo specchietto e vedere il vecchietto che tutto contento fa ampi gesti con la mano destra per ricambiare il saluto.Dopo 58,4 km. di marcia totale un intenso odore di carciofo ci aprele porte di Cerda. Posteggiare, per chi ci sa fare, non e' un problema: troviamo subito dei posti in uno spiazzale dell'impianto sportivo del paese, sede della G.S. Cerdese (nota squadra militante in serie A, vincitrice di 8 scudetti, 2 coppe dei Campioni, 5 coppe UEFA, 3 coppe Italia e 1 Intercontinentale; il presidente ha annunciato che cerchera'la vittoria della Coppa delle Coppe e della Supercoppa Italiana, unici trofei mancanti nella bacheca, nei prossimi 5-6 anni).Inizia la marcia a piedi; arrivati alle porte del paese i componentidella 131 e della Uno IIų attendono quelli della Uno Ių: Walter avevadeciso di dedicare almeno 15 minuti alla ricerca del posteggio, pur avendolo a disposizione praticamente subito.
Ma ora... c'e' la pubblicita'
...CHI CAMBIA ARTICOLO E' UN CARCIOFONE......

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Come recitava uno striscio ne ORIGINALISSIMO nella piazza di Cerda:CARCIOFO... E SAI COSA MANGI...
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Proseguiamo nel racconto delle gesta dei nostri baldi giovini, ovvero i predatori del carciofo perduto. Purtroppo buona parte dei predatori sono restati a mani vuote, visto il casino che c'era e le lunghe file da fare per avere una vaschetta con qualche grammo di carciofo. Il sottoscritto riesce a cibarsi solamente di due panini ed un bicchiere di buon vino. Intanto e' noto il teorema secondo cui "si parla del diavolo e spuntano le corna". Il sottoscritto parlava con Walter dei modi possibili per rintracciare Calogero Cali', residente a Carciofilandia. Mentre Walter suggeriva di cercare un elenco telefonico e telefonare a tutti i Cali', ecco spuntare Calogero; poco dopo si unisce al gruppo che si mette in moto per le stradine del paese, aventi pendenza media del 40%. Rituali foto di gruppo,passeggiata per i campi pieni di carciofi, ecc. Il 95% delle famiglie arrostiva carciofi ed il paese era invaso dall'odore del simbolo di Cerda. Per concludere in bellezza, si decide di disputare un incontro di calcio nel prestigioso campo della G.S. Cerdese. Si compra un pallone in SIMILCUOIO, del valore di almeno 200.000 lire (scontato del 95% e pagato quindi 10.000 lire) e ci si dirige all'impianto. Si gioca ad una porta con Alessandro che para e due squadre.
Eagles: Nini', Bartolo, Gianfranco, Paolo.
Braves: Calogero, Danilo, Fabio, Giusy, Walter.
Spettatori in quantita': circa 3-4.
Condizioni metereologiche:
Visibilita' buona (1/250 f:8, avverte l'occhio cinico del fotografo).
Vento: 22 nodi circa.[rilevazioni Giocosos Computers] (messaggio promozionale).
Il primo gol dell'incontro lo segna Walter (su magico passaggio di Giusi) e porta in vantaggio i Braves per 1-0. Il pareggio da parte di chi scrive e' immediato, seguito dal raddoppio di Bartolo. E siamo 2-1.
Segue il nuovo pareggio dei Braves: 2-2. Altri due gol e si passa sul 3-3. Da quel momento si apre il mercato e gli Eagles acquistano il nuovo centravanti: Emanuela. La Lega decide l'inserimento di un'altra formazione: "IL FOTOGRAFO", composta da Marco che prima di quel momento era impegnato a fare delle fotografie per la stampa nazionale (posizionandosi esattamente nelle traiettorie avversarie, rovinando ovviamente le elaboratissime trame di gioco alle quali anche gli spettatori cerdesi assistevano increduli). Il Fotografo recupera presto e cosi' si arriva ad un parziale di 3-4-4 (Eagles-Braves-Il fotografo). Ancoraun gol del fotografo ed uno dei Braves: 3-5-5 e situazione critica per gli Eagles, rimasto tra l' altro con un uomo in meno, visto l'abbandono di Bartolo che preferisce la consorte al terreno di gioco (deve essere lontano parente di Criniti che a Palermo aveva problemi di ambientazione perche' la sua ragazza era lontana).Gli Eagles si fanno forza e malgrado un rigore sciaguratamente fallito dal sottoscritto a causa di un tiro mancino giocato da Gianfry che sposta il pallone dal disco di rigore una frazione di secondo prima del calcio, riescono a segnare due gol in fin ale di partita e sfiorare il raddoppio con due pali di Nini' ed uno di Emanuela.
Punteggio finale: 5 5 5
Ammonizioni: Fabio (2)
Massacrati: Calogero (2 pallonate in faccia), Walter (2), Il Fotografo(preso di mira da tutti nel finale di partita).
Nella fase di defaticamento Danilo e Fabio si impegnano a distruggereil pallone (e fanno bene, altrimenti ci saremmo tutti azzuffati a calci e pugni per decidere chi doveva portarlo a casa... ed invece loro hanno provveduto) riuscendo a strapparlo e fare uscire il palloncino interno... insomma, indescrivibile!
Chi vuol vedere di persona puo'recarsi in Auletta Studenti di Ingegneria.
A questo punto si torna a casa. E' stata una bella giornata.

BUONGIORNO A TUTTI.
CHI DDICI?



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Roberto Inzerillo roberto.inzerillo@gmx.net
& Walter Giocoso