Akira Toriyama

Eccovi finalmente in esclusiva la storia del mitico creatore di Dragon Ball ovvero Akira Toriyama!

Akira Toriyama nasce il 5 aprile del 1955 ad Aichi, in Giappone. Fin da bambino domostra un profondo amore per gli animali e col tempo sviluppa uno stile di disegno che li umanizza, rendendoli simpatici. Poi fa lo stesso con case, alberi e ogni altra cosa. nel 1974 si diploma in una importante scuola ma i suoi disegni non vengono subito presi in considerazione. Solo dopo 4 anni nel 1978, Akira decide di iscriversi ad un concorso di principianti con un episodio dal titolo "Wonder Island": vince e viene premiato come promessa del fumetto comico demenziale. La Shueisha (la casa editrice di Shonen Jump il famoso mensile giapponese), lo assume con un contratto eccezionale e duraturo. A grande richiesta in pubblico chiede ed ottiene il seguito di Wonder Island: Toriyama ottiene così un livello di popolarità insperato; è costretto ad assumere aiutanti che li permettono di smaltire l' enorme mole di lavoro ed ad aprire negli anni 80, uno studio tutto suo, il Bird Studio. Mancano pochi anni all' inizio della più conosciuta opera di Toriyama: Dragon Ball, grande serie dai grandi numeri: 42 volumi a fumetti con oltre 8000 tavole, più di 150 personaggi tra principali e non, 148 combattimenti. Dal 1984 quando le avventure di Goku escono su Weekly Shonen Jump, i fan di Toriyama aumentano vistosamente. Ed è una notizia che ha allietato tutti i fan di Dragonball sapere che il mangaka ha pensato di scrivere e disegnare un piccolo seguito della serie Gt: si intitola Dragonball GT Special Goku Gaiden: racconta le peripezie di Goku Jr., il nipote di Pan. In Giappone è già un successo strepitoso: per quanto riguarda la versione Italiana, bisogna aspettare.




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Un panorama non troppo monotono, ma ritmato ed espanso da alcuni elementi naturali. Davanti c' è un collina o una montagna, ma si vede anche l' orizzonte... Mi piace quest' immagine e la disegno spesso. Per questo tutti i panorami che disegno hanno sempre questo aspetto, come avete visto anche in Dragon Ball. Mi piace anche un paesaggio che sembra esistere, ma in realtà non esiste. Però quando guardo in Tv qualche documentario su una grande regione inesplorata, rimango sempre meravigliato, perché spesso la realtà è più misteriosa di quanto immagino. Non riesco a creare un panorama misterioso di getto, riesco ad ottenere qualcosa solo quando mi sforzo di pensare a qualche scena misteriosa. Quando ho disegnato il pianeta Namecc, mi sono veramente impegnato a inventare qualcosa di particolare, ma non è stato così facile perché non ci sono mai stato... E' al di là di ogni immaginazione. Per esempio, mentre lo disegnavo, mi sono accorto che assomigliava a un campo di battaglia che avevo già disegnato una volta. Così ho inserito apposta un balloon in modo che il personaggio dicesse: sicuramente ha scelto un luogo che assomiglia al suo pianeta nativo. Trovo una scusa prima che qualcuno se ne accorga! Ogni tanto mi viene una grande voglia di disegnare una città, ma non sono mai riuscito a crearne una come vorrei... Ah, anche la pioggia è un' immagine davvero speciale che mi ricorda il film Blade Runner. Ma l' ho disegnata pochissime volte. Di solito disegno un bel cielo azzurro con delle nuvole bianche e spesso con delle palme. Le palme le disegno da quando ho cominciato a lavorare per Dr. Slump. Mi piacciono perchè riesco a formare una composizione verticale. E' un tipo di albero alto, è voluminoso solo nella parte superiore, No? Così posso disegnare facilmente delle persone fra gli alberi. Di solito gli alberi normali non sono così alti e nella parte in alto non sono voluminosi. Mi piacciono tanto sia per motivi artistici, sia per motivi personali. Anche gli alberi che si trovano su Namecc hanno la parte superiore tondeggiante e voluminosa. Mi piace disegnare scene che non siano riconducibili ad un' epoca precisa, come quelle automobili che non esistono nella realtà e che danno l' espressione di venire da un' altro mondo che non sia né passato né futuro. A me piacciono tanto le linee antiche, mi sembrano molto interessanti. Comunque sia preferisco le curve, e odio le linee sensuali delle auto recenti. Amo la linea, non so come dire... morbida e piena di umanità. Non compro molti materiali da consumare apposta. Molto spesso qualcosa che avevo comprato per hobby, spesso diventa materiale da consultare per i miei fumetti. Ho comprato dei libri di disegno anatomico per realizzare i corpi umani e per vedere come sono muscoli. Ne ho perso due o tre proprio per studiare, ma non gli ho mai aperti. Vorrei essere capace di disegnare la muscolatura a volontà. Per esempio, sarei davvero contento di saper disegnare bene il muscolo sul braccio quando è in tensione del momento di massima concentrazione della forza. L' ideale sarebbe di distinguere i personaggio solo con movimento dei muscoli e di prevedere una loro prossima mossa. Ah, in oltre vorrei tanto saper disegnare dei corpi femminili più sensuali! Non correggo molto spesso con bianchetto. Visto che lavoro in un' ufficio di disegno tecnico, cerco sempre di disegnare senza fare errori. A parte le illustrazioni, quando disegno per un fumetto, mi sono abituato a disegnare con una linea continua. Non uso il carboncino e comincio subito a fare gli schizzi. prima immagino tutte le vignette di una tavola e poi le copio fedelmente. Io vedo le linee che non si vedono e le ricalco. Bé, forse sono stato un po' troppo poetico? Ma credevo che anche gli altri fumettisti facessero come me. Non sapevo che si usasse prima il carboncino per tracciare le forme, poi gli schizzi per definire il disegno e ala fine la matita. perchè dovrei fare ben tre passaggi per realizzare un disegno? in Dr. Slump ci sono dei disegni che fanno ridere anche senza le parole no? Li faccio direttamente perchè se tracciassi le forme con il carboncino non riuscirei più a rendere la stessa sensazione. La mia capacità di concentrazione è veramente straordinaria, soprattutto quando realizzo un' illustrazione. Quando me ne accorgo sono già passate due o tre ore. Sono talmente dedito al disegno che non mi accorgo del tempo che passa. Recentemente ho imparato a divertirmi e a disegnare in modo molto più schizzato. Disegnando i fumetti di combattimento, anche lo stile è diventato più semplice. Prima cercavo di disegnare perfettamente anche un personaggio in azione ma adesso facendo un disegno più approssimativo, anche se sembra brutto, in realtà si rende meglio la velocità con cui su muove il personaggio. Il mio segno non è molto stabile, e cambia continuamente. Anzi, mi diverto a cambiarlo. Lo faccio a posta. Odio rimanere fermo senza evolvere, perciò cerco sempre di cambiare segno o comunque lo faccio almeno in alcune storie. Forse ho un modo di pensare un pò irascibile. A parte il segno, mi piace anche trovare colpi di scena in una storia. Ho fatto diventare Goku adulto, ho fatto perdere una battaglia a qualcuno che tutti davano per vincitore. Anche le storie subiscono cambiamenti improvvisi. Per questo non sono mai soddisfatto del mio segno. Però, preferirei morire più tosto che essere soddisfatto di tutto. Sicuramente anche in futuro il mio segno cambierà in continuazione altrimenti mi stuferei. Comunque a me piacciono le cose nuove. Mi piace la parola Epoch-Making, perché mi piace poter continuare a costruirmi la storia senza fermarmi. Probabilmente desidero vedere cose che non ho mai visto. 

Giugno 1990 - Casa Toriyama

 

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