Macchina Elettrostatica di Wimshurst

Index            Elettroforo di Volta


Nel 1775 Alessandro Volta inventò l'elettroforo, "portatore di cariche elettriche". Il dispositivo è formato da un manico isolante H, incollato ad un disco T di metallo (es. Alluminio). Il piatto P è costituito da materiale isolante plastico (es. PVC, PE) il quale per strofinio con un panno di lana acquista una carica positiva. Si genera una differenza di potenziale per contatto, posizionando T sopra P e la superficie superiore di T risulterà negativa. Toccando con la mano questa superficie, le cariche negative verranno condotte a terra. Sollevando l'elettroforo per l'impugnatura H questo risulterà carico positivamente. Infine, avvicinando la nocca delle dita al bordo B, si potrà osservare una piccolissima scintilla elettrica, oppure avvicinandolo ad un piccolo Neon o ad una lampada fluorescente si potrà osservare una emissione di luce di brevissima durata.
Dalla Legge di Gauss: σ = Emax· εο conoscendo la Superficie dell'elettroforo, la carica è: q = σ · S
la Capacitá elettrica dell'elettroforo è: C = q / V

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