LEONARD PELTIER    

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Se in questa vita non siamo dei pellerossa, ma siamo nati qui vuol dire che il nostro scopo non è quello. Insegniamo, quindi, anche ad altri a rispettare la cultura dei nativi, di madre terra e padre cielo. Siamo come dei messaggeri, spiriti guerrieri tra altri spiriti e saremo comunque molto vicini a loro...

Gregg Braden

Leonard Peltier : un caso sconosciuto

Leonard Peltier è un Sioux (di origine Ojibwa Lakota) vittima dell'ingiustizia dello Stato Americano, E' prigioniero politico U.S.A. dal 6 febbraio 1976.E' accusato ingiustamente dell'uccisione di due agenti dell'F.B.I. (26/06/1975), a nulla sono valse le innumerevoli prove a suo favore, nemmeno la confessione del vero colpevole, Peltier ha due gravi colpe: essere indiano ed essere un leader dell'American Indian Movement (AIM).Per la sua liberazione hanno firmato più di 50 milioni di persone tra cui membri del Congresso Americano, del Parlamento Canadese, senatori e deputati italiani, il Parlamento Europeo, Nelson Mandela, l'Arcivescovo di Canterbury, personaggi dello spettacolo e tanti altri, ma ormai il Governo U.S.A. si era spinto troppo oltre e non poteva più ammettere i propri sbagli.
Il 22/06/1989 gli avvocati che rappresentano il Governo Americano non negarono che la vicenda Peltier è contrassegnata dalla frode, nonostante ciò, Leonard non ha ancora ottenuto la grazia.Gli ufficiali penitenziari stanno proibendo da molto tempo a Peltier le cure mediche di cui necessita.Peltier continua a combattere per la propria liberta'.Negli anni '70 gli Stati Uniti, sempre alla ricerca di fonti energetiche, avevano individuato la presenza di uranio e altri minerali preziosi nella riserva indiana di Pine Ridge nel Sud Dakota, dando luogo attraverso la North Central Power Study a una serie di sondaggi che avevano lasciato sul terreno circa 6000 perforazioni le cui sostanze radioattive stavano minando la salute dei residenti. Gli anziani della riserva allora chiesero aiuto all'AIM che inviò Peltier con un gruppo di una decina di persone, per lo più donne e bambini i quali alzarono un campo spirituale nella proprietà privata dei vecchi coniugi Jumping Bull. Nella mattinata del 26 giugno 1975 due agenti dell'FBI, illegalmente e senza mandato, entrarono nella proprietà, ne seguì una sparatoria alla fine della quale rimasero uccisi i due agenti e un giovane indiano sulla cui morte, come sulle uccisioni di numerosi altri nativi, non è stata mai aperta nessuna indagine. Nella riserva esisteva."il regno del terrore". Una milizia paramilitare al soldo del corrotto Capo tribale Dick Wilson, nota come i GOONS, tiranneggiava i residenti, tanto che in tre anni dal 1973 al 1976 furono uccisi 243 nativi di cui 69 erano membri dell'AIM. Peltier e altri due indiani furono incriminati; i loro processi furono fatti in tempi diversi, perchè‚ Peltier si era rifugiato in Canada, e da diverse giurie. I due coimputati furono assolti sulla base della legittima difesa, Leonard fu condannato a due ergastoli consecutivi dopo un processo palesemente di parte, con un giudice, noto per il suo razzismo, di fronte ad una giuria di soli bianchi e in una città, Fargo, decisamente anti-indiana. Alcuni anni dopo, un rapporto balistico della stessa FBI rivelava che una delle prove decisive; i proiettili, non potevano essere quelli sparati dall'arma di Peltier. Inoltre numerosi testimoni dell' accusa cominciarono a ritrattare, denunciando l'FBI di minacce e intimidazione per costringerli a testimoniare contro l'esponente dell'AIM. In seguito la stessa accusa ammise, più volte, di non sapere "chi sparò ai due agenti" e la Corte d'Appello rilevò che alla difesa non erano state garantite le stesse opportunità e informazioni dell'accusa, che le testimonianze erano state forzate, che le prove erano state costruite, che quelle a discarico erano state celate alla difesa. Nonostante tutto ciò che dimostra come il processo contro Peltier fu completamente prefabbricato, la Corte Suprema ha negato nel 1983 la richiesta per un vero e giusto processo. Questa palese ingiustizia e forma di persecuzione verso l'esponente dell'AIM ha suscitato un forte sostegno in tutto il mondo .

Gli anni passano inesorabili tra speranze di uscire sulla parola - sempre negate - e nuove richieste di clemenza. Nel 1993 la richiesta di clemenza per Peltier viene presentata al presidente Clinton. Nell'autunno 2000, in prossimità della scadenza del suo mandato, Clinton ammette di stare seriamente valutando se liberare o meno il prigioniero indiano. Nel dicembre dello stesso anno 500 agenti FBI sfilano in corteo davanti alla Casa Bianca per opporsi alla liberazione.
Il 20 gennaio 2001, ultimo giorno da Presidente di Clinton, il nome di Peltier non compare nella lista dei 140 graziati dell'ultima ora.
Non viene fornita nessuna spiegazione. Nonostante la tremenda delusione la lotta continua con la speranza di una nuova udienza per la libertà sulla parola.
Nonostante la mobilitazione internazionale promossa dalle associazioni per i diritti umani, Peltier rimane in prigione, mentre il suo caso resta sconosciuto al grande pubblico.

www.freepeltier.org