Vulcani in Italia e nel mondo

 

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Probabilmente nessun altro fenomeno del mondo fisico è stato circondato da tanto mistero e poca verità come i vulcani. Nel medioevo essi venivano guardati con sospetto e timore reverenziale e cercare di studiarli veniva considerato oltre che pericoloso anche peccaminoso. Sia nella mitologia greca che in quella romana il dio Efeso (o Vulcano) era rappresentato come il fabbro degli dei, un dio immane
capace di controllare il fuoco che si sprigionava dalle viscere della terra per costruire armi invincibili per dei ed eroi.
I Vulcani sono stati i maggiori artefici della costruzione dei continenti e del fondo oceanico. Tutte le isole oceaniche, tranne rare eccezioni, devono la loro esistenza direttamente o indirettamente ai Vulcani. Si ritiene che le acque degli oceani e i gas dell’atmosfera siano derivati dal raffreddamento dei magmi e che essi abbiano raggiunto la superficie mediante l’attività vulcanica e le
sorgenti termali. Inoltre la grande quantità di elementi chimici riportati in superficie e la grande quantità di energia sotto forma di calore fornita dai vulcani hanno permesso la formazione delle prime molecole organiche, permettendo così dopo un miliardo di anni la nascita dei primi esseri viventi.
Il Vulcanismo è un fenomeno essenzialmente unitario e consiste nel trasferimento di calore, energia e materia dall’interno della Terra sino alla sua superficie.
La maggior parte dei Vulcani subaerei si trova negli archi di isole come il Giappone, l’Indonesia, le Filippine, le Antille, e nei margini continentali a cordigliera come le Ande.
I Vulcani di queste aree sono alimentati principalmente da magmi di natura riolitica e riolacitica con quantità subordinate di magmi più basici o più alcalini. Sono pertanto magmi intermedi o lievemente acidi, che causano eruzioni vulcaniche di media ed alta violenza, che liberano energie comprese tra 1022 e 1026 erg, paragonabili a quelle di terremoti di Magnitudo compresa tra 6.3 e 8.5.