Due notizie sulla nostra storia

I Voodoo Children nascono come forma di incontro tra amici adolescenti accomunati dalla passione per il rock nelle sue varie forme. Le prime prove risalgono al gennaio del 1998, con Alessandro Benedetto (batteria), Marco Chiola (chitarra) e Mauro Fiorio (chitarra); dopo alcuni mesi di lavoro sulle prime cover di Jimi Hendrix, Guns n' Roses e Nirvana il suddetto nucleo originario della band si esibisce un paio di volte insieme ad altri gruppi, supportati da occasionali sessionmen.
L'estate 1998 porta cambiamenti nella formazione: si aggiunge Paolo Bogino (voce e basso), mentre Mauro Fiorio si allontana per alcuni mesi dal gruppo. A settembre torna Fiorio, ora nelle vesti di bassista per sgravare l'impegno vocale di Bogino. Con la formazione così stabilizzatasi i Voodoo Children registrano un demo artigianale a novembre e con decine di copie di questa audiocassetta perlustrano le Valli di Lanzo e il Canavese alla ricerca di ingaggi.

Insieme al chitarrista Giancarlo Zaffoni, che si unisce al gruppo a fine dicembre '98 per arricchire il sound di alcuni brani, i Voodoo Children si esibiscono nella loro prima serata "vera" nel febbraio 1999. Il repertorio del gruppo intanto ha esteso i propri orizzonti e spazia dai Green Day all'Equipe 84, dai Clash ai Formula 3, fino ai Cream. A marzo '99 inizia la registrazione di un nuovo e più curato demo sotto la supervisione tecnica dell'esperto Francesco Patella e continua l'attività di ricerca di spazi dove suonare: ad aprile tra l'altro c'è la prima volta al "Robin Hood" di Robassomero.
Con un repertorio ulteriormente allargato a Ac-Dc, Hole e Metallica i Voodoo Children, dopo una pausa estiva, tornano alla ribalta del "Robin Hood" nell'ottobre '99; seguono esibizioni al "Didgeridoo" di Torino (dicembre '99) e, insieme ai Frolling Stones, per festeggiamenti natalizi a Germagnano. A marzo 2000 è il disco-pub "La giara" di Rivarolo Canavese a fare da cornice a un'esibizione che vede in scaletta nuovi pezzi di Led Zeppelin e Black Crowes. A maggio si tiene un concerto al "Treccio" di Lanzo Torinese, particolarmente significativo perchè si tratta della birreria in cui il gruppo è nato e cresciuto musicalmente e soprattutto umanamente.

I mesi dell'estate sono un periodo di incertezze e riflessioni: sembrano venir meno volontà innovatrice e ispirazione, intanto all'inizio del 2001 Bogino avvicenda Fiorio (in partenza per motivi di studio) al basso, e la voce solista diventa quella dell'incisiva Arianna Dellacà. Il rimescolamento nell'organico sembra dare i suoi buoni frutti: la scaletta dei brani si arricchisce di nuove canzoni, recenti e no, che riscuotono un ottimo consenso. Dal luglio 2001 finalmente i Voodoo Children tornano all'amata attività dal vivo, ancora una volta sul palco del "Robin Hood", e poi anche in serate con altri gruppi, l'importante per la nuova formazione è come sempre suonare e farsi conoscere.
Nel 2002 in particolare partecipano a una rassegna di gruppi che si esibiscono gratuitamente a favore di Amnesty International al Robin Hood, in seguito suonano due volte al Sacripante di Ala di Stura. Il 2003 vede concentrati all'inizio dell'anno gli sforzi dei Voodoo, con la partecipazione alla festa patronale di Vauda Canavese e una data al Robin Hood, poi Marco parte alla volta della Francia per lavoro.

I lunghi mesi che seguono portano riflessione e ripensamento del repertorio, non senza tensioni, infatti talvolta le differenze si fanno particolarmente sentire. Così Marco pone l'accento sul proprio amore per il rock "old-school" alla Cream o Black Crowes, Giancarlo rivendica il proprio diritto a usare quanto più possibile la propria eccezionale tecnica chitarristica e Alessandro non sopporta di suonare più di cinque secondi senza inserire uno dei suoi sbalorditivi incastri batteristici mutuati dal crossover e dal metal (intanto Paolo probabilmente era a slappare un pezzo dei Red Hot Chili Peppers o a fare un giro in moto).
Tra un colpo al cerchio e uno alla botte, comunque, a luglio 2004 c'è il ritorno nel locale di Robassomero, con aperture verso il rock più recente e un sound meglio miscelato (quest'ultimo risultato è dovuto anche ai consistenti acquisti di attrezzature fatti in quei mesi da parte di chitarristi e batterista).

Gli altri impegni che costellano la vita di ogni componente del gruppo fanno procedere a rilento le prove, ma a marzo 2005 la serata al Robin Hood è una bellissima festa di musica e allegria. La festa porta però con sè un'ombra di malinconia, infatti di lì a pochi giorni la cantante Arianna parte per la Cina, per un periodo di studio di sei mesi. Trovatisi di nuovo per un periodo medio-lungo senza voce solista, i Voodoo Children trovano in Alessandra Fiore le caratteristiche che sembrano fare al caso loro, e con lei suonano dopo pochi mesi in alcune serate che sono esplosioni di entusiasmo, pur mancando ancora l'amalgama perfetta tra voce e strumenti.

Nell'autunno 2005, dopo anni in cui si è millantata la registrazione di un nuovo demo, il gruppo riesce finalmente a trovare accordo e concentrazione su cinque brani, e il risultato è un cd molto soddisfacente sia dal lato della qualità audio sia da quello dell'impatto delle diverse anime della band.
La mancanza di una visione comune tra cantante e membri storici del gruppo però portano presto a una separazione delle strade, così i Voodoo sono costretti a fermarsi per un altro periodo di riflessione, interrotto da un memorabile concerto con l'esperto Francesco Patella a fare da carismatico frontman e voce solista.

E' già l'autunno 2006 quando le sorti della band si incrociano con quelle di Alan Perona, onnivoro e volenteroso factotum musicale dotato di ottime capacità canore che si propone come nuova ugola. Finalmente tornati a pieno organico, con un cantante flessibile che interviene attivamente nella scelta dei brani e degli arrangiamenti, le prove tornano a essere momenti di creatività produttiva, e a marzo 2007 i nostri tornano ai live con una scaletta fortemente rinnovata, caratterizzante per l'aspirazione a tratteggiare una sorta di mini-storia del rock dai Beatles ai Jet.