Corriere del Mezzogiorno, sabato 30 novembre 2002
Dal tuareg allo sciamano: antologia di scrittori migranti
Salerno - Tra le piccole case editrici che al grido di "Più libri, più liberi" si sono date appuntamento alla fiera in corso di svolgimento a Roma, c'è anche Il Grappolo di Mercato San Severino. "Parole di sabbia" è il titolo del libro, nato nella valle dell'Irno, che domani mattina sarà presentato nella Capitale dall'editore Antonio Corbisiero. Si tratta di una singolare antologia di scrittori, che hanno in comune la condizione della "migranza", intesa come spostamento, movimento, attraversamento di luoghi e culture in una prospettiva sempre aperta. Pagine che scavalcano le frontiere, geografiche e culturali, contribuendo alla costruzione di un linguaggio e di una identità plurima e multirazziale. Agli scrittori si alternano poeti, italiani e stranieri: Carmine Abate, "transfuga linguistico", come egli stesso si definisce; Hawad, poeta tuareg in cui rivivono tutte le suggestioni della  tradizione orale che appartiene agli uomini del deserto; Alberto Masala, che fa della mescolanza linguistica (sardo, italiano, francese, inglese, castigliano) uno strumento di liberazione e di difesa da ogni tipo di omologazione; Serge Pey, sciamano che scavalca le pulsioni del respiro del sangue e Jack Hirschman, definito  "il più importante poeta vivente d’America."

G.B


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