Trentasette anni di solidarietà fondati su valori essenziali: carità, gratuità, amore per i poveri, lavoro, impegno missionario, spirito di gruppo, attenzione alle persone.
Stiamo parlando dell’Operazione Mato Grosso (OMG), un movimento capace di coinvolgere centinaia di giovani in tutta Italia.
L’OMG ha molto da insegnarci e merita la
nostra stima e il nostro aiuto. Ne siamo convinti dopo aver conosciuto due
volontari seriatesi, Maria e Maurizio Ubiali.
Operazione
Mato Grosso: partiamo da questo nome?
“Ancora oggi la parola “operazione” dà l’idea, in una terminologia quasi militare, di un’iniziativa destinata ad avere un termine, in un tempo relativamente breve, con il raggiungimento di un obiettivo mirato.
Nessuno, né padre Ugo de Censi, né i
primi ragazzi che partirono per Poxoreo nel Mato Grosso (Brasile) per andare a
costruire una scuola, immaginavano che un’iniziativa nata così, per
un’estate, sarebbe durata fino ad oggi… Era il 1967”.
Ci
raccontate la storia di questa “operazione”?
“L’inizio l’abbiamo già detto… a quei tempi don Ugo de Censi, sacerdote salesiano di 42 anni assistente spirituale degli oratori della Lombardia e dell’Emilia, cercando un modo per animare i giovani che radunava nei ritiri estivi in Val Formazza, colse l’occasione del rientro in Italia di un suo confratello, missionario in Brasile, per lanciare la proposta dell’Operazione Mato Grosso.
Nell’estate del 1967 partirono 30 giovani, in nave. L’impatto con la povertà fu forte. Alla fine dei quattro mesi previsti, due di questi ragazzi si fermarono per portare avanti i lavori iniziati. Gli altri, tornando in Italia, si diedero da fare per coinvolgere altre persone, inventarsi iniziative per raccogliere soldi.
Così si delineò, a poco a poco, un movimento, la cui natura è andata chiarendosi negli anni attraverso svolte successive ed una progressiva maturazione legata alla vita delle persone. La storia dell’OMG è la storia di tantissime persone che ci hanno speso e ci stanno spendendo la vita”.
Quali
valori stanno alla base dell’OMG?
“L’OMG è un movimento rivolto soprattutto ai giovani, ai quali propone di lavorare gratuitamente per i più poveri. Attraverso questo impegno, i giovani iniziano un cammino educativo che li porta a scoprire ed acquisire alcuni valori fondamentali per la loro vita: la fatica, il “dare” gratis, la coerenza tra le parole e la vita, lo spirito di gruppo, il rispetto e la collaborazione con gli altri, la sensibilità e l’attenzione ai problemi dei più poveri, lo sforzo di imparare ad amare le persone.
Qualsiasi giovane può entrare a far parte dell’OMG senza preclusioni, né ideologiche, né religiose. Anche se nato in ambiente salesiano, infatti, il movimento si è sempre definito aconfessionale, proprio per indicare questa apertura: chiunque può fare qualcosa per aiutare concretamente chi sta peggio di lui.
Il cammino educativo è molto libero, non
codificato in schemi, né in tappe prestabilite: ciascun giovane è libero di
entrare ed uscire dal gruppo in qualsiasi momento, i vincoli che si stabiliscono
sono legati esclusivamente all’intensità dei rapporti personali, non esistono
regole, né organi direttivi”.
Quali
progetti sono in corso? Quanti i volontari coinvolti?
“In America Latina ci sono ormai più di 80 “spedizioni” nelle quali i volontari OMG (70 famiglie e 120 giovani e sacerdoti) prestano servizio a favore dei poveri in zone particolarmente bisognose e isolate di Perù, Ecuador, Bolivia e Brasile. Si realizzano interventi in campo educativo, religioso, sanitario, agricolo e sociale in genere.
I volontari prestano la loro opera in forma totalmente gratuita, senza ricevere nessun compenso economico e per tempi più o meno lunghi: si va da permanenze brevi di uno o due anni, fino a presenze stabili di dieci, venti e più anni (volontari permanenti).
Ogni estate partono verso le missioni 30/40 giovani dai gruppi in Italia per un periodo di 4 mesi. Questa è una delle esperienze fondamentali del cammino individuale OMG.
In Italia ci sono circa 130 gruppi, con circa 1000 ragazzi che si riuniscono e lavorano per raccogliere i fondi necessari a sostenere le attività svolte nelle missioni. Vengono proposti anche campi di lavoro nei fine settimana e durante i periodi di vacanza.
In più ci sono circa 40 gruppi adulti che
svolgono vari lavori di “appoggio” ai ragazzi, nel sostenere alcuni aspetti
o progetti specifici della missione”.
Come
descrivete oggi l’America Latina? Perché volgere lo sguardo a quella terra e
alle sue povertà?
“Non siamo dei conoscitori così
profondi e preparati dell’America Latina da poterne dare una descrizione
qualificata. Possiamo provare a dire quello che “rappresenta” per noi:
l’America Latina è il nostro fratello povero, che ha bisogno di mangiare, che
ha bisogno di trovare i mezzi per crescere e camminare. Ma allo stesso tempo non
vorremmo mai che crescesse come noi, nell’egoismo, nella ricerca del proprio
star bene... Nell’aiutare l’America Latina vogliamo prima di tutto aiutare
noi stessi e la società in cui viviamo a cambiare”.
In
bergamasca quali iniziative vengono proposte per far conoscere l'OMG e
sensibilizzare sull’argomento?
“Per come è l’Operazione Mato Grosso, basata sulla capillarità, sull'a tu per tu, e allo stesso tempo sul lavoro concreto, si propongono campi di lavoro, e in questi ultimi anni anche raccolte viveri. Non si cercano quasi mai i “grandi mezzi”. È tutto lasciato all’iniziativa dei gruppi, alla loro voglia di fare.
In bergamasca ci sono più o meno 7 gruppi
di giovani e 4 gruppi adulti”.
Campi
estivi 2004: un invito?
“Se siete giovani “in cerca”, con un po’ di voglia di fare e disposti a mettervi in discussione, non lasciatevi sfuggire l’occasione di passare una settimana che sarà assolutamente diversa da qualsiasi altra “settimana di vacanza”!
Ci sono diversi tipi di campi: con lavori agricoli (cimatura mais, raccolta pomodori, raccolta pesche, vendemmia), in montagna (costruzione di rifugi, sistemazione di sentieri, pulizia di boschi, taglio di legna), lavori vari (raccolte ferro, imbiancature, verniciature). Sono settimane bellissime, da non perdere.
A maggio sarà disponibile un libretto con
l’elenco completo dei campi, che in genere sono almeno 30 e coprono tutto il
periodo estivo”.
Per
saperne di più, come contattare i volontari dell’OMG?
“I giovani possono telefonare a Michele
(tel. 035-297190) che abita in Celadina. Gli adulti possono contattare noi
(Maria e Maurizio) che abitiamo a Seriate (tel. 035-297435)”.
Padre Ugo
Come ci
saluterebbe padre Ugo de Censi?
“Padre Ugo è sempre rimasto, durante
tutti questi anni, l’animatore fondamentale dell’OMG. Sensibile e
attentissimo, devoto fedele di San Giovanni Bosco, non ha mai pensato di avere
un cammino preordinato da proporre; al contrario ha sempre cercato di ascoltare,
stimolare, farsi "suggerire" il cammino dai giovani, raccogliendo gli
ideali, e seguendone gli slanci e la vita. Questo suo grandissimo amore verso i
giovani, il suo entusiasmo e la sua radicalità (è in missione in Perù dal
1976) gli hanno conferito negli anni una grande autorevolezza presso tutti gli
appartenenti al movimento, da molti dei quali è considerato una guida o,
addirittura, un padre spirituale. E vogliamo chiudere proprio con le sue parole:
L'OMG ha preso il sentiero in salita della carità: dare gratis qualcosa di
nostro… A volte la “fatica” fa venire il dubbio se è giusto fare sempre
la carità. Rispondo che è giusto se lo si fa per Dio”, perché “al Dio di
Gesù che dà senso e salva la nostra vita non si arriva con la testa, ma con i
piedi e le mani, con la fatica di amare…”
Abbiamo bisogno che ci aiutiate a fare
questo cammino”.
A cura di Claudia Saita