Il cammino di Mons. Ferdinando

Botta di Sedrina: 1970 - 1976

 Gratuitamente avete ricevuto gratuitamente date (Mt 10,8)

 

Essere dono…

Il senso della frase del Vangelo è ciò che caratterizza la vocazione di ogni cristiano e quindi in particolare del sacerdote.

Un prete è segno della gratuità di Dio all’uomo, del continuo donarsi del Suo Figlio Gesù per riscattare la nostra vita segnata dal peccato e liberarci dalla morte, del dono vivificante dello Spirito Santo che ci rende sempre più consapevoli del nostro essere figli amati dal Padre, strappandoci dalle nostre paure e dalla solitudine che ci chiude in noi stessi.

Un prete annuncia l’amore infinito di Dio perché lui stesso in prima persona ne ha fatto esperienza e sa che, senza la sua misericordia, vana sarebbe ogni sua fatica.

Un prete si mette fortemente in discussione quando le risposte sembrano deludere e ciononostante è convinto che ognuno di noi ha già ricevuto talenti che non possono restare sepolti.

Oggi, come non mai, la Chiesa ha bisogno di persone che abbiano voglia di lanciarsi in un’avventura che superi l‘individualismo e quel torpore che lascia immobili; qualcuno che possa percepire i vissuti e le ansie dell’uomo contemporaneo e che non esiti a sporcarsi le mani per testimoniare ancora al mondo che vale la pena spendersi per Qualcuno che è e resta un forte punto di riferimento nella vita di ogni uomo.

Serve coraggio oggi nel testimoniare Gesù Cristo ai bambini, ai giovani, alle famiglie… sembra a volte un messaggio superato… bisogna superare le sabbie mobili dell’abitudine, delle tendenze epocali, delle mediocrità. Serve la passione che dona al nostro essere cristiani il senso della concretezza, servono occhi capaci di vedere i bisogni, serve prontezza nell’agire per risvegliare l’anima degli uomini.

 

 

Essere dono…

È restare nel silenzio, donando la preghiera quando tutto sembra avvolto nella notte e le azioni sembrano perdere di efficacia…

È amare la voce di Dio per dargli la nostra.

Credo che Don Ferdinando, negli anni trascorsi a Botta di Sedrina come parroco (1970 – 76), sia stato un uomo di questo tipo, vivendo il suo ministero nel servizio e nella gratuità evangelica; lo ricordano con gioia e sono sicuro che anche lui porta con sé un bel ricordo. 

Così ne fanno memoria con affetto ed amicizia come “un uomo di fondo, come un Gimondi che lavora sempre e non smette mai di pedalare”: questa è una delle definizioni che ho raccolto e che più mi ha colpito, perché mi piace pensare che anche oggi continui la sua corsa pedalando con fatica ed umiltà e col suo sorriso bonario di chi sa che la corsa è appena cominciata!

Grazie Don Ferdinando e auguri!!!  

 

Don Fabrizio Lazzari - parroco di Botta di Sedrina