"TMC2, fine delle trasmissioni"
ROCKOL.IT
23 Aprile 2001
TMC2, fine delle trasmissioni

Con una settimana di anticipo sull’effettivo passaggio di consegne a MTV (vedi news), la rete musicale di Telemontecarlo ha messo la parola fine ad un’avventura iniziata diciassette anni fa con il nome di Videomusic e proseguita fino ad oggi come unica voce alternativa, nell’etere locale, allo strapotere del colosso americano di casa Viacom. L’ultimo show irradiato dagli studi dell’emittente, “Nightfile”, è andato in onda nella notte di domenica 22 aprile; da quel momento, in attesa del debutto di MTV, il canale si è trasformato in una TV fantasma, senza volto, che manderà in onda da qui al 1° maggio un “rullo” continuo di videoclip intervallato da notiziari flash: senza più presentatori, interviste, programmi.
Ci si interroga intanto sul futuro delle maestranze e del patrimonio aziendale dell’emittente, archivio storico della filmografia video-musicale italiana degli anni ’80, nel periodo in cui Videomusic rappresentava l’unico sbocco televisivo per la produzione nostrana (oltre che internazionale) di clip musicali. Mentre scriviamo, è in corso una riunione tra le organizzazioni sindacali e i vertici di Beta Television (la sussidiaria di TMC che ha la proprietà del canale e che ha acquisito al 51 % le attività di MTV Italia, ndr), per decidere il futuro professionale della quindicina di addetti, tra tecnici e redattori, dipendenti dall’emittente: stando alle indiscrezioni, non una decina di persone sarebbero destinati a trovare posto nello staff di MTV, mentre agli altri dovrebbe essere prospettata la possibilità di un assorbimento nelle strutture di TMC. Preoccupazioni destano anche le sorti del magazzino dell’emittente (programmi e interviste realizzati e andati in onda dal 1984 ad oggi, oltre a un catalogo di circa 20.000 clip di cui un 30 % di produzione locale): tanto che le preoccupazioni per la possibile scomparsa di una fetta di memoria storica della produzione musicale italiana degli ultimi vent’anni hanno spinto Domenico Liggeri, docente in materia di videoclip al Dams di Bologna e di Brescia, a lanciare una petizione per la salvaguardia del patrimonio in questione (vedi news). “Iniziativa meritevole, e degna del massimo sostegno”, secondo Marco Garbarini, fino a ieri responsabile della programmazione di TMC2 e lui stesso in attesa di conoscere le sue prospettive professionali. “Ma – aggiunge subito – ho dei dubbi sulle possibilità di chiunque, al di là di MTV e di Beta Television (che resta proprietaria a tutti gli effetti di quel patrimonio) di prendere una decisione concreta in merito. I miei sentimenti, in questo momento, sono ambivalenti. Da una parte, ho fiducia nel fatto che MTV saprà gestire e valorizzare quell’archivio in modo assai più professionale, metodico e consapevole di quanto è stato fatto fino ad oggi da TMC: è un approccio insito nella loro cultura e nei loro cromosomi di specialisti del prodotto musica. Dall’altra, l’esperienza di questi anni mi porterebbe a pensare che custodiranno gelosamente il patrimonio acquisito, trattandolo alla stregua di un bene aziendale di loro esclusiva proprietà. Da quanto mi risulta, alle richieste dei discografici di ottenere copie del materiale a suo tempo inviato e di cui avevano perso le tracce, hanno sempre risposto con un diniego. A differenza di Videomusic e TMC2, che hanno sempre consentito la consultazione dell’archivio a fini didattici e di ricerca, compatibilmente con i limiti e gli impegni di programmazione”. Ma qual è oggi la consistenza e lo stato effettivo di conservazione di quell’archivio? “Parte del materiale è usurato, ma pienamente recuperabile con un adeguato lavoro di restauro”, risponde Garbarini; “non tutti sono master originali (di cui le etichette più piccole ci chiedevano solitamente la restituzione), ma le copie archiviate sono generalmente di ottima qualità. Una porzione dei clip che abbiamo consegnato a MTV è addirittura sotto forma di bobine da 1 pollice, perché risale al periodo antecedente all’introduzione del supporto Beta. E, oltre a migliaia di clip italiani, del magazzino fanno parte anche filmati d’epoca (anni ’80) di provenienza internazionale: ricordo ad esempio un’intera annata del programma inglese ‘The Tube’, trasmissioni su cui forse sono scaduti i diritti, ma che restano preziosi materiali di consultazione”.
Intanto, la campagna di sensibilizzazione per la salvaguardia della preziosa videoteca si è messa in moto. Liggeri, che ne è promotore, dice di contare sulla mobilitazione del mondo artistico, culturale, istituzionale. “Mi sono fatto carico personalmente di questa iniziativa perché qualcuno doveva far scoccare la scintilla”, dice, “ma mi piacerebbe che fossero il ministro Melandri e il Dipartimento Spettacolo del Ministero a occuparsi in prima persona della questione. Il problema c’è, e va affrontato. Quali sarebbero le reazioni del mondo politico e istituzionale se l’archivio dell’Istituto Luce finisse nelle mani di un’azienda straniera senza alcuna garanzia di tutela? Nei magazzini di MTV finirà un pezzo di storia della musica italiana: non dimentichiamo che Videomusic/TMC2 è stata l’unica depositaria della produzione di clip italiani dal 1984 al 1989, anno di nascita del canale satellitare Match Music; e che quel materiale era prodotto da etichette che nel frattempo sono scomparse, senza lasciare traccia della loro produzione. Che fine farà, tutto questo repertorio?” E’ la domanda che Rockol intende porre al più presto a MTV, ve ne riferiremo nei prossimi giorni.

>> Articolo segnalato da Simone Marchi (Sochman di @FILE)