Minoranze e maggioranze abbandonate  - 12-09-02 - Giovanni Forgione

 

 

Un anno fa il servizio su sfondo grigio:

 

 

Minoranze etniche - 05-08-01 - G. Forgione

 

Il centro abitato di Telese Terme ha una particolare e strana conformazione che stupisce quando la si conosce per la prima volta e, in seguito, approfondendo l’argomento, rasenta il ridicolo. Mi riferisco  a tre “piccole comunità” residenti a Telese ma dipendenti da tre comuni lontani qualche chilometro. I confini comunali obsoleti andavano rivisti già qualche decennio fa.

 

Pensateci bene, gli abitanti del quartiere di fronte al Bocciodromo Telesino accanto al vecchio campo sportivo, pur vivendo in una zona centralissima di Telese dipendono dal comune di San Salvatore, che sta a tre chilometri. 

 

E se ancora vi concentrate un po’, la strada di fronte al Centro Maugeri, quella della piscina Seneta, dipende totalmente da Castelvenere. Gli abitanti di questa zona escono abitualmente a piedi per andare nel centro di Telese, devono invece prendere l’automobile per andare a Castelvenere che è a tre chilometri.

 

Infine la ampia zona che costeggia il lago e che arriva alle spalle della Clinica GEPOS, è nel territorio di Solopaca che è a 7 chilometri.

A parte i chilometri, i cittadini di queste minoranze VOTANO PER ELEGGERE I GOVERNANTI DI ALTRE COMUNITA’. Conosco persone, presumo anche voi, che si recano nel comune dal quale dipendono una o due volte all’anno per necessità di certificazioni mentre vivono  quotidianamente a Telese.

Non conosco assolutamente la prassi per creare una nuova mappa dei confini rispondenti alla realtà sociale di oggi piuttosto che a quella del secolo scorso. Ma anche se non fosse possibile ritoccare i confini (per una serie di motivi di proprietà comunali o perché qualche regio decreto lo impedisce), una moderna intelligenza amministrativa dei comuni interessati potrebbe risolvere in poco tempo il problema.

Allo stato attuale viene a cadere la logica costituzionale del consigliere comunale rappresentante dei cittadini. I cittadini di queste “minoranze etniche” non hanno amministratori che li rappresentano; i loro voti vanno a disperdersi in una comunità lontana che non vivono.

La proposta che formulo adesso, non so se è realizzabile ma, comunque, ci provo. In un consorzio apposito, gestito da rappresentanti dei 4 comuni interessati, i confini comunali dovrebbero essere tracciati ex novo, con SCAMBI DI TERRITORIO DI PARI ESTENSIONE.

In conclusione, chi amministra i nostri comuni dovrebbe essere animato da più concretezza e più convinzione contro i modi di fare del passato non adatti alla vita di oggi.

 

 

 

Dopo un anno rincaro la dose...

12-09-02 - Giovanni Forgione

 

Un anno fa ero animato da idee "fantasociali"; questa proposta sulle minoranze etniche appena descritta si inquadra in un discorso di efficienza e di civiltà sociale di tipo "europeo".

Attraverso ViviTelese ho potuto approfondire che la civiltà di tipo "europeo" è ancora lontana nei fatti e nelle intenzioni.

 

Mi lamentavo, un anno fa, dei pochi abitanti che non erano rappresentati perché i loro consiglieri vivevano in realtà comunali diverse.

Riflettendo bene sulla effettiva "rappresentanza" politica dei consiglieri comunali rispetto ai loro elettori, affermo che non c'è molta differenza tra le "minoranze etniche" e la maggioranza dei cittadini che risiedono nel territorio comunale di Telese.

 

Lo stile dell'attuale amministrazione telesina e, presumo anche quelle di altre realtà comunali, non presenta tra le proprie priorità quella del cortese rapporto con i cittadini.

Non mi riferisco all'accoglienza dei cittadini negli uffici comunali; parlo invece della carenza di informazioni alla cittadinanza e della pessima qualità degli annunci, quando ci sono.

 

Dare risposte ai cittadini non è uno sport praticato dai nostri amministratori:

  • le richieste di ViviTelese attendono da un anno; cosa avranno mai da nascondere gli amministratori, per preferire di essere additati come inadempienti?

  • gli stessi consiglieri di minoranza ogni volta che interpellano il Sindaco richiedono risposta scritta, per essere sicuri di averla una risposta;

  • le poche volte che il municipio informa i cittadini lo fa in modo completamente inutile con manifestini piccoli, illeggibili, pochi e di poca durata perché coperti da altri manifesti;

  • l'unica volta che il Sindaco mi ha risposto (sul degrado Seneta) ha inventato la "bugia regionale" che gli scarichi nel Seneta non esistono (regionale perché le foto degli scarichi hanno fatto il giro della Campania);

  • ogni volta che i responsabili municipali riconoscono come valide le segnalazioni e le proposte di ViviTelese (e cioè le proposte dei cittadini) intervengono senza minimamente ringraziare la collaborazione della cittadinanza;

  • il Comune di Telese non ha mai operato in modo snello ed efficiente per entrare "nelle case" dei cittadini, nemmeno quando gli eventi avrebbero giustificato l'urgenza e l'efficacia della comunicazione.

  • quando si chiede l'intervento dei vigili urbani per togliere i parcheggiatori abusivi la risposta è "non ci possiamo fare niente", con una serenità avallata dal Sindaco.

  • A tutt'oggi non conosco né programmi, né intenzioni, né progetti in cantiere, dei vari assessorati e dell'amministrazione telesina in generale; nella civiltà "europea" i comuni hanno un programma esposto su internet facilmente consultabile e verificabile.

Come al solito, e non smetterò mai di farlo, mi auguro un futuro migliore.