Basket Telese: sfida salvezza - 23-05-02 - da Il Mattino

 

 

BASKET - SERIE D


Per il Telese sfida-salvezza col Marigliano


Il quintetto di Accettola giocherà domenica sera «gara uno» sul campo partenopeo

 

GINO CARDONE


Il Basket Telese conosce, finalmente, il nome dell’avversario attraverso il quale potrà continuare la permanenza in serie D. I Figli del Pellicano di Marigliano, infatti, hanno perso la bella contro il Cus Napoli e domenica riceveranno sul terreno amico Ciervo e compagni. Ancora tre gare, eventualmente, e la vincitrice avrà acquisito il diritto a battersi in categoria.

 

I mariglianesi sono riusciti ad arrivare a gara tre ed hanno dovuto affrontare i cussini a Napoli perchè tale compagine aveva chiuso all’undicesimo posto e quindi in posizione migliore. Va detto che nella regular season il Cus Napoli era riuscito a vincere entrambe le gare contro gli uomini della presidentessa Borrelli anche se entrambe di stretta misura. Ma, ovviamente, ciò non significa proprio nulla perchè la condizione atletica dei giocatori, la voglia di dare l’anima in campo e la tranquillità di applicare schemi e tattiche sicuramente saranno gli elementi determinanti.


E, neanche a farlo a posta, gli uomini di coach Accettola proprio nel finale di campionato hanno ottenuto i risultati migliori. Segno evidente che la tranquillità della squadra ed il grado di maturità in campo sono stati importanti.
Si comincerà domenica, dunque, a Marigliano poi la partita di ritorno mercoledì nel solito orario delle 20.30 a Telese ed eventuale bella l’altra domenica sul terreno dei Figli del Pellicano.


Inutile dire che l’auspicio di coloro che seguono il basket nel Sannio è che i telesini risolvano la questione in due partite.
Certo che andare a vincere a Marigliano gara uno darebbe sicuramente la svolta a questi play-out. Gli avversari non conoscono i sanniti nè gli schemi che attuano al contrario di coach Accettola che ha avuto la possibilità di osservare i napoletani.


L’unico handicap serio per i telesini verrà dalla lunga sosta che sono stati costretti ad osservare. Quasi tre settimane di stop forzato potrebbero farsi sentire nelle gambe dei giocatori che, per contro, hanno avuto la possibilità di allenarsi adeguatamente, di risolvere qualche problema fisico e di far passare lo stress del lungo campionato.