Sofferenza: insegnamento di vita - 30-03-02 - da Sanniopress

 

 

La sofferenza come insegnamento di vita, un'iniziativa nelle scuole
29-03-2002

 

Sabato 11 Maggio si svolgerà a Telese Terme la cerimonia di premiazione delle migliori opere partecipanti, realizzate dagli studenti sanniti



L’obiettivo è dei più nobili: coinvolgere i giovani fino a farli apprezzare i sacrifici, i dolori, nelle grandi lotte della vita. Sono soprattutto tre gli elementi che l’associazione ha posto come caratterizzanti: “i gravi”, le “grandi lotte”, la “tempra”.

Il mezzo utilizzato è, senza dubbio, uno dei più efficaci: far rivivere ai giovani quelli che sono i temi più scottanti della sofferenza, della disabilità, attraverso le loro riflessioni. Per cui entro il 22 aprile p.v. ogni scuola partecipante dovrà inviare presso il Distretto Scolastico di Telese Terme (sito in Via Roma, 224), i lavori svolti dagli alunni – brani o composizioni come novelle, racconti, poesie, diari o saggi – che sintetizzino “l’importanza del significato di quelle doti che portano ai veri valori della vita – coraggio, forza, bontà, umiltà, comprensione, onestà, solidarietà – da attingere da chi tribola nella sofferenza, per poter meglio modellare e fortificare il proprio io ”.

Mariano De Luca, presidente dell’A.n.m.i.c. di Benevento, da anni impegnato sul piano della sensibilizzazione, anche attraverso il concorso “Cuore”, vede nei giovani la più grande possibilità per migliorare il mondo sui temi dei valori umani e civili: “I giovani sono una piantina da innaffiare e curare sul tema della solidarietà – dice il dott. De Luca -. Sono cinque anni che organizziamo questa manifestazione, quasi unica nel suo genere in Italia, e i frutti si vedono. Sia da parte degli studenti che, recependo l’importanza del messaggio che noi lanciamo, rispondono con una partecipazione sentita e che culmina nella composizione da presentare al concorso. Il premio diventa il pretesto, ma sono loro stessi a credere che una iniziativa del genere serva a superare barriere a volte ben più alte e dure che non quelle architettoniche: si tratta di barriere mentali, frutto di anni di diseducazione, in cui i rapporti umani sono stati gestiti con superficialità, i valori non trasmessi alle generazioni successive. Sia da parte – conclude De Luca – delle altre associazioni, non solo culturali ma anche religiose, che si stanno interessando alla nostra iniziativa e si stanno avvicinando; questo non può che farci piacere”.

Sabato 11 Maggio p.v. si svolgerà a Telese Terme la cerimonia di premiazione delle migliori opere partecipanti, realizzate dagli studenti sanniti. Seguirà un convegno sul tema che servirà anche a fornire ulteriori contributi all’impegno verso il miglioramento delle condizioni di vita di chi affronta quotidianamente le difficoltà derivanti anche dallo stato di disabilità.