Guardia-Riti Settennali, presentazione - 01-08-03 - Sandro Tacinelli

 

 

Guardia Sanframondi, un paese di 5700 abitanti in provincia di Benevento, torna dopo sette anni ad essere protagonista di un evento unico al mondo: i riti settennali di penitenza.

Dal 18 al 24 agosto l’intera comunità guardiese parteciperà alla messa in scena di centinaia di quadri viventi, i misteri, per rappresentare, in costume, episodi tratti dalla Sacra Scrittura, dalla vita dei Santi e dalla storia contemporanea.

La celebrazione dell’Assunta acquista di settennio in settennio sempre maggior interesse e, grazie all’attenzione di studiosi e mass media, richiama migliaia di pellegrini e turisti, ma è soprattutto l’occasione per tanti emigranti di ritornare alla loro terra natia.

Sull’origine ed il significato dei riti, in particolare sul fenomeno dei “battenti”, si è discusso ieri mattina nel salone dell’Azienda Soggiorno Cura e Turismo di Napoli, a Palazzo Reale, durante la presentazione delle attività predisposte per la manifestazione.

Il Sindaco di Guardia Sanframondi, Carlo Falato, ha aperto l’incontro partendo dalla controversa datazione sull’origine dei riti, sottolineando che “la cadenza settennale un tempo non era rispettata, in quanto i cittadini di Guardia davano vita a processioni propiziatorie in caso di calamità naturali e per ricevere la grazia”.

Il sindaco è poi entrato nel vivo dell’organizzazione di un evento di tale portata, di difficile gestione “che quest’anno trova il sostegno di Provincia e Regione Campania per la sua promozione e, nello stesso tempo, per tutelare i riti”.

Soprattutto, quello più eclatante, che continua a far discutere antropologi e religiosi, destando attenzione in tutto il mondo: i battenti. “Fanno parte dell’ultimo mistero del rione Croce, quello di San Gerolamo – spiega il sindaco Falato – ed il loro rito di penitenza dura sette ore”.

E’ poi intervenuto l’Assessore al Turismo e spettacolo della Provincia di Benevento, Giorgio Nista, con una riflessione sul rito penitenziale dei battenti: “Che non è poi tanto distante dalla religione cattolica, basti pensare alle lettere di San Paolo sulle mortificazioni del corpo. In una società sempre più votata all’edonismo ci colpisce che attraverso la punizione del corpo il battente diventi autorizzato ad interpellare l’ente divino”.

Per l’Assessore regionale al Turismo, Teresa Armato: “Con il protocollo d’intesa tra Regione, Provincia e Comune di Guardia Sanframondi abbiamo voluto dare alla manifestazione una sottolineatura forte della sua tradizione religiosa e popolare, presentandolo inoltre a tutte le fiere nazionali del turismo a cui la Regione ha partecipato.

Un evento che ha una specifica suggestione – conclude Teresa Armato - una grandissima partecipazione popolare e che può fare da volano turistico in un’area, quella del Sannio, che vorremmo far diventare meta di un turismo anche religioso, come la vicina Pietralcina”.

L’incontro è terminato con un breve intervento di Riccardo Valli, autore con Carmelo Lepore, di una traduzione dal latino del “Carme” settecentesco sui riti di penitenza di Carlantonio De Cesare.