Castelvenere, Moccia contro la Pro Loco - 13-08-03 - da Il Sannio Quotidiano

 

 

L’operato della Pro Loco nel ‘mirino’ di Mario Moccia

Pubblicato il 08-08-2003

 

Castelvenere / Due settimane alla festa dedicata al vino, arrivano le prime polemiche

 

«C’è il timore che venga allestito un evento incapace di promuovere il territorio»

 

Non risparmia severe critiche il consigliere comunale di maggioranza Mario Moccia che, a nome del gruppo consiliare dei Socialisti Democratici Italiani, prende di mira l’operato dell’ente Pro Loco. E lo fa alla vigilia di un appuntamento importante quale è le festa dedicata al vino in programma in paese, come da tradizione, sul finire del mese di agosto.

 

Ed è proprio da questo evento che parte la riflessione del consigliere di maggioranza. «Corrono notizie - introduce Moccia - che proprio l’altra sera (mercoledì 6 agosto, ndr) si è svolta una riunione a cui la Pro Loco aveva invitato i produttori di vino e i titolari di attività commerciali. All’incontro, a quanto ci è dato di sapere, hanno preso parte solo cinque produttori. A loro il presidente dell’ente ha evidenziato una sorta di programmazione che dovrebbe svolgersi dal 23 al 31 agosto.

 

Una programmazione non ancora ben definita a cui si dovrebbe far fronte con una situazione economica non rosea, così come è stata evidenziata dallo stesso presidente. Il gruppo dello Sdi, proprio per cercare di comprendere al meglio quanto si va programmando, chiederà un incontro, allargato a tutti i componenti del Consiglio comunale, con l’assessore alla Cultura in qualità di delegato dell’Amministrazione per i rapporti con la Pro Loco.

 

Questo perché all’orizzonte si intravedono diverse problematiche che potrebbero segnare in negativo questo evento. Problemi che non sono solo di ordine economico. Bisogna sottolineare, infatti, che le cantine tufacee, allo stato attuale, versano in condizione igieniche e di sicurezza che potrebbero compromettere la loro apertura.

 

Sembra quasi impossibile, poi, garantire l’allestimento dello stand gastronomico nelle modalità con cui è stato allestito negli scorsi anni. Nelle ultime edizioni, infatti, sono stati utilizzati i locali-cucina dell’Ipssar: cosa incerta al momento attuale, anche perché proprio su quella struttura si stanno eseguendo importanti lavori e l’area è di fatto trasformata in un cantiere aperto...».

 

E Moccia sottolinea anche un altro aspetto. «Alla riunione dell’altra sera, come detto, vi erano solo pochi produttori. Alcuni di loro, poi, sembra che non hanno mostrato un consenso pieno a quanto è stato proposto. Un programma che, escludendo il settore dei convegni, sembra ancora lontano da una stesura definitiva.

 

Tutto questo si registra ad appena due settimane dall’inizio dell’evento, per giunta con un lungo week-end di Ferragosto in mezzo. Ecco perché, ripeto ancora una volta, bisogna analizzare in maniera esaustiva i diversi aspetti in modo da non correre il rischio di allestire un evento che invece di promuovere un territorio ed il suo prodotto principe sortisca, invece, l’effetto contrario».

 

Ma le critiche verso la Pro Loco guidata da Raffale Simone si allarga anche ad altri settori. «Non possiamo non accorgerci della totale assenza di questo ente nella vita sociale della nostra comunità.

 

Un fattore che di fatto allontana i vari segmenti della popolazione dall’attività dell’ente. Se allarghiamo lo sguardo alle realtà vicine, infatti, notiamo grande vitalità da parte delle Pro Loco. Dappertutto, durante le serate dei mesi di luglio ed agosto, vengono organizzate serate ed allestite iniziative per favorire momenti di aggregazione.

 

Tutto questo a Castelvenere, purtroppo, non è successo. Qualcuno, a cui è stata avanzata questa situazione, ci ha detto che la Pro Loco stava concentrando tutte le proprie energie sull’evento di fine agosto dedicato al vino. Una risposta che non convince appieno anche perché siamo consapevoli, e lo evidenziamo con forza, che pur agendo in un paese dove tutto ruota intorno al vino la Pro Loco deve operare con un raggio d’azione a 360 gradi, non tralasciando nessun settore.

 

Una inattività che sembra essere il frutto di una situazione non chiara all’interno dello stesso del Cda della Pro Loco, in merito al quale, come ci è stato riferito, qualcuno ha anche avanzato problemi di legittimità. Alla luce di tutti questi aspetti sollecitiamo con urgenza l’assessore Costantino Romanelli, di promuovere una riunione per verificare la veridicità delle cose e delineare - conclude Moccia - le azioni migliori da mettere in campo per l’interesse vero dell’economia del nostro paese».