Ancora una volta ricorro ad un
titolo di una celebre serie tv degli anni 80 per esprimere il mio
stupore dopo aver letto alcune
dichiarazioni dell’Ing. D’Occhio sindaco di Telese Terme.
Chi come me lo sport lo ha vissuto e
seguito per decenni, conosce benissimo le difficoltà insormontabili e le
vicissitudini che hanno caratterizzato e tuttora tristemente
accompagnano le bistrattate società sportive telesine.
Troppo spesso la spada di Damocle posta
sulla testa di chi si avventurava in nuove ed esaltanti esperienze
agonistiche (leggasi partecipazione ai vari campionati) era
rappresentata dall’impossibilità di avere idonee strutture.
… e qui mi piace divagare …. magari,
“Ai confini della realtà” … e dal momento che soffro terribilmente
perché nessuno mai mi proporrerebbe un’intervista, continuo a navigare nel
virtuale e nel paradossale rasentando gli aspetti paranoici del caso e
così ho preso una decisione: mi
auto-intervisto.
Negli anni 80 fu realizzata, grazie
anche al corposo contributo di alcuni cittadini telesini, una struttura
tensostatica dove ora si erge la Palestra Foschino. Sembrava una vera e
propria bomboniera per la nostra cittadina. Qualcuno leggendo mi
correggerà: quasi un fiore all’occhiello. Gli abitanti dei paesi
limitrofi e dei tanti altri della provincia ci invidiavano la struttura
ed erano tutti desiderosi di un nuovo impianto anche nel loro paese.
Sono passati poco più di 20 anni da
allora e i paesi limitrofi sono corsi ai ripari. Meglio è andato nel
resto della provincia.
E a
Telese TERME cosa è successo?
Per il calcio è stato creato un
nuovo stadio, ma sono trascorsi da allora circa 15 anni e le tribune
ancora non possono essere omologate per gli incontri di
calcio, ma per i concerti … qualcuno ha cercato di ottenere
l’omologazione però con scarso successo. |
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E
per l’atletica? Il sindaco D’Occhio ha parlato di una pista di
atletica in un’intervista.
Boh! Resta ancora nell’immaginario.
Paradossalmente dovrebbe esserci, ma è solo un’illusione perché non
è stata mai realizzata. Per notizie più “attendibili” non ci rimane
che aspettare il prossimo laconico comunicato propagandistico del
duo D’Occhio-Caporaso. |
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Sarà andata sicuramente meglio per gli sport al coperto!
Ahia. Ancora dolenti note. Basket e
Pallavolo vantavano grande seguito, ma dall’anno in cui fu rimossa
la struttura tensostatica per far posto alla Palestra Foschino pare
abbiamo avuto tanti problemi e soltanto negli ultimi tempi stanno
riemergendo.
La Palestra Foschino è chiaramente
afflitta ancora da “malanni congeniti”. Appena ultimata il parquet è
saltato più volte a causa dell’umidità e di sconsiderate scelte di
realizzazione. Dopo inutili tentativi di ripristino è stato
sostituito con altra pavimentazione. L’umidità a tutto oggi è sempre
la nemica in agguato della struttura. Certo è strano, proprio a
Telese ci sono stati problemi con l’umidità! |
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Ma
il sindaco D’Occhio nella stessa intervista parlava di un Palazzetto
dello Sport…?
Il Palazzetto … ah… si… il Tempio
di Giunone, così come lo ha definito allegramente una bambina al
ritorno da una vacanza in Sicilia.
Il Palazzetto è sempre un mostruoso
scheletro di cemento adagiato nell’area dello stadio di Via Lagni.
In effetti l’assessore allo Sport,
Giovanni Caporaso, ogni tanto ne resuscita l’ormai fantomatica
presenza dichiarando che è prossima la ripresa dei lavori, ma fino
ad oggi questo tipo di informazione si è rivelata solo squallida
propaganda per riempire le colonne di qualche giornale. Ora che ci
penso questo impianto però è effettivamente utilizzato. Si, in
effetti l’amministrazione comunale ha tentato di utilizzare l’area
recintata adiacente a questa struttura per realizzare una sorta di
“discarica autorizzata”. Abbiamo trovato di tutto dall’eternit ad
elettrodomestici abbandonati e dopo un intervento dell’ARPAC si è
provveduto a “liberare opportunamente e velocemente” l’area. |
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Quindi oggi l’area antistante il “palazzetto” è praticabile?
No, purtroppo no! Da allora il
cancello è stato chiuso per evitare che i soliti ignoti utilizzino
l’area come discarica. Però è strano al momento l’area è destinata
ad ospitare il “Cimitero del Cassonetto” ed è inoltre occupata da
grossi cumuli di terra e altri materiali. Dal momento che il
cancello è chiuso, se al comune non sanno chi ha scaricato quei
materiali, allora è ovvio che li abbiano portati con ….l’elicottero.
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Suvvia, questo è un quadro sconcertante, vuoi vedere che non
rimane altro che tuffarsi in piscina?
Piscina, come direbbe il grande
Totò “che bella parola”. A Telese TERME in effetti doveva esserci
una grande piscina coperta, ma provate a dare un’occhiata in
prossimità del Parco del Cerro delle TERME di Telese, proprio lì tra
il Teatro del Cerro e il muro di cinta delle Terme. Vi renderete
subito conto di quale altro scempio è stato vittima il nostro
patrimonio ambientale. In quel sito prima c’erano centinaia di
pioppi, ora solo del cemento abbandonato grazie a chi di
cementificazione se ne intende. Pensate che l’opera sia ormai
completa e funzionante e che qualcuno si sia rifiutato di ricevere
le “chiavi”? Ma soprattutto, pensate che la struttura sarà mai
aperta? |
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Ma quanto lei afferma è in
deciso contrasto con l'intervista
del Sindaco D’Occhio alla Sig.na Linfante
Cosa vuole che le dica. La invito a
verificare quanto da me dichiarato e le propongo sull’argomento delle
foto da me scattate. Alla Sig.na Linfante suggerirei un bel giro
turistico delle strutture, magari in bicicletta, facendo attenzione alle
numerose buche presenti sulle nostre strade. Sarebbe un occasione per
lei unica per verificare, qualora ne avesse realmente voglia, il valore
delle dichiarazioni trascritte e forse cominciare a capire che a chi
dice bugie non sempre si allunga il naso e che non bisogna proporre solo
“domande a piacere”!
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